La scelta di Stefano Pioli è ormai fatta. Intanto spunta un altro retroscena su quanto accaduto prima del recente esonero dalla Fiorentina
Dopo l’addio all’Al Nassr, Stefano Pioli non si sarebbe mai aspettato una conclusione così infausta della sua seconda esperienza sulla panchina della Fiorentina.

Zero le vittorie conquistate nelle prime dieci giornate di campionato dai viola con Pioli in panchina, uno score deludente che ha provocato la fine immediata di un progetto tecnico che aveva una durata contrattuale di almeno tre anni. Pioli si ritrova così senza squadra, stessa sorte che gli era capitata subito dopo la fine della sua esperienza al Milan culminata con la separazione al termine della stagione 2023-2024.
All’epoca il periodo di stop ebbe breve durata. Il 18 settembre 2024, Pioli ha firmato il contratto con l’Al Nassr. Contratto che è stato risolto lo scorso giugno quando il tecnico ha accettato di prendere il posto di Raffaele Palladino in panchina. E ora cosa succede ? Stando ai rumors, Pioli, forte di un contratto triennale con la Fiorentina, attenderà la prossima annata per valutare la possibile opportunità di tornare ad allenare una squadra a inizio stagione anziché a campionato già iniziato.
Pioli, è accaduto prima dell’esonero: ecco un altro retroscena
Intanto, con il campionato fermo per la pausa per le Nazionali, sono emersi alcuni retroscena sui quattro mesi alla Fiorentina di Stefano Pioli. Ivan Zazzaroni, il direttore del Corriere dello Sport, ha svelato a Radio Bruno che Pioli non avrebbe gradito l’acquisto di Roberto Piccoli in attacco. Al contempo, ha svelato il giornalista, Pioli avrebbe gradito l’acquisto di Lindelof in difesa.

L’altro retroscena è emerso in giornata. Stando a La Nazione, Pioli non era convinto di confermare Luca Ranieri come capitano al momento del suo arrivo. Pioli avrebbe voluto affidare la fascia a Robin Gosens, eventualità che poi non si è concretizzata e che è definitivamente tramontato con l’esonero seguito al ko interno con il Lecce.
Dell’addio di Pioli ha parlato in un’intervista a Repubblica anche Alessandro Ferrari, direttore generale della Fiorentina. “Quando lo abbiamo preso, eravamo tutti convinti che fosse la scelta migliore ma qualcosa non ha funzionato“, ha sottolineato Ferrari per il quale Pioli non è stato l’unico colpevole di un inizio di stagione drammatico dei viola. “Abbiamo sbagliato tutti, lui, i giocatori e la società. Commisso è il primo a soffrire di questa situazione e con questi risultati non gli stiamo dando alcuna soddisfazione“, ha concluso il dirigente.