L’ex Milan lascia il calcio a 31 anni. La comunicazione ufficiale è arrivata con una lettera molto toccante
Chiudere la carriera a 31 anni quando si dovrebbe nel pieno della maturità calcistica rappresenta l’epilogo più duro da sopportare soprattutto per chi aveva le potenzialità per imporsi ad alti livelli.

Deve essere stata durissima per Mattia Caldara decretare la conclusione della sua carriera dopo un consulto medico in cui gli è stato comunicato che rischiava l’impianto di una protesi alla caviglia a causa dell’assenza di cartilagine. Questa la sorte che gli sarebbe toccata se avesse continuato a giocare. La scelta di chiuderla qui è stata inevitabile.
L’ex difensore ha affidato il suo commiato a una lunga e toccante lettera pubblicata sul sito di Gianluca Di Marzio nella quale ha ripercorso i suoi infortuni, i momenti di sconforto fino alla decisione finale di lasciare il calcio per riprendersi in mano la vita e recuperare quello che ha perso. “Ciao calcio, sono pronto a salutarti. L’ho fatto e ora mi sento più leggero. Mi sento libero di essere me stesso, finalmente. Posso alzarmi da questa sedia e camminare. Si abbassa il sipario. In campo ora c’è Mattia“, questa la parte finale di una lettera che vi invitiamo a leggere per intero talmente è profonda e toccante in alcuni suoi passaggi.
La carriera di Mattia Caldara, quanta sfortuna al Milan
Dopo i prestiti a Trapani e Cesena, Caldara si impone tra i titolari dell’Atalanta di Gasperini nelle stagioni 2016-2017 e 2017-2018. Segna 10 gol in 65 presenze, uno score che favorisce il suo ingaggio da parte della Juventus. In bianconero, Caldara non disputa una partita ufficiale. Nell’estate 2018, quella in cui la Juve acquista Cristiano Ronaldo, viene ceduto immediatamente al Milan nell’affare che coinvolge anche Higuain e Bonucci che ritorna in bianconero dopo l’unica annata rossonera.

La prima stagione di Caldara al Milan si conclude con appena due presenze, contro il Dudelange in Europa League e la Lazio in semifinale di Coppa Italia. Il difensore subisce due gravi infortuni, il secondo dopo il ritorno in campo in primavera con la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio. Ristabilitosi dall’infortunio, nel gennaio 2020, Caldara torna all’Atalanta con la formula del prestito per 18 mesi. In cambio, il Milan ottiene Simon Kjaer, calciatore che si rivelerà fondamentale nella rinascita dei rossoneri con Pioli in panchina.
Terminato il prestito all’Atalanta, Caldara torna al Milan che lo cede due volte in prestito al Venezia e allo Spezia in Serie A. Il difensore gioca con discreta continuità e nell’estate 2023 torna di nuovo al Milan. Nella stagione 2023-24 non viene mai schierato da Pioli se non nel match contro la Salernitana all’ultima giornata di campionato in quella che è stata la sua terza presenza complessiva con la maglia del Milan. Rimasto svincolato, gioca l’ultima stagione con il Modena in Serie B. Con gli emiliani firma un contratto di un anno. Al termine, resta senza squadra prima del citato consulto medico che ha decretato la fine della sua carriera.