I giocatori della Fiorentina riprenderanno oggi ad allenarsi agli ordini di Paolo Vanoli in vista del difficile impegno di questo sabato contro la Juventus allo stadio Franchi. Il tecnico aveva concesso due giorni di riposo ma da oggi fino a venerdì saranno giorni di lavoro al Viola Park. L’allenamento odierno vedrà una doppia seduta e così sarà fino a giovedì e venerdì quando sono invece previsti allenamenti singoli.
La difesa della Fiorentina è la maggior nota dolente di questo avvio di stagione con 18 reti subite in 11 giornate. E’ da qui che è ripartito Vanoli mentre nei prossimi giorni si inizierà a curare anche il piano offensivo della squadra. Il modulo non dovrebbe cambiare continuando ad oscillare tra il 3-5-1-1 ed il 3-5-2. Intanto al Viola Park da oggi il gruppo sarà quasi al completo. Restano da valutare alcune situazioni tra gli acciaccati in vista della Juventus sui quali si saprà di più nelle prossime ore o nei prossimi giorni. Su tutti Moise Kean che prosegue la riabilitazione dopo l’infortunio alla tibia e Robin Gosens fermo ai box da molto più tempo.

Quando rientrano gli ultimi nazionali
A partire da oggi sarà una Fiorentina quasi al completo quella di cui potrà disporre Paolo Vanoli al Viola Park. Già per le doppie sedute odierne sarà a disposizione Albert Gudmundssson reduce dalla cocente delusione per la sconfitta dell’Islanda nel match point per andare al Mondiale contro l’Ucraina (2-0). Prima di questa gara Gudmundsson era sceso in campo contro l’Azerbaigian con la sua nazionale lo scorso giovedì mettendo a segno un gol.

Nella giornata di oggi si terranno le ultime gare per quanto riguarda i nazionali viola. Edin Dzeko con la sua Bosnia, con la quale ha segnato un gol durante questa sosta, dovrà vedersela contro l’Austria, sfida con in palio l’accesso diretto ai Mondiali. Simon Sohm invece è già sicuro del primo posto nel Gruppo B con la Svizzera e affronterà il Kosovo questa sera. Entrambi saranno a disposizione da domani. Tornando a Vanoli, il mister sta chiedendo alla squadra un cambio di atteggiamento. Vuole dei giocatori sempre in movimento in campo con più intensità e più verticalizzazioni, due cose che ad oggi sono venute meno.