Vanoli sfida la Juventus: ecco quanto sono cambiati i viola e i bianconeri dall’ultimo confronto

Il tecnico della Fiorentina Paolo Vanoli dovrebbe affidarsi ancora una volta al 3-5-1-1 contro la Juventus o al massimo al 3-5-2. L’idea è quella di puntare sulle certezze senza fare strani esperimenti di sorta in un momento delicato come quello della squadra viola. Anche sugli interpreti in campo ci sono pochi dubbi su chi scenderà in campo dal primo minuto.

Vanoli, come riportato questa mattina da La Gazzetta dello Sport, non intende stravolgere l’assetto tattico della squadra in questo momento. Rivedremo dunque tanti dei viola che erano partiti dal primo minuto contro il Genoa. Qualche modifica potrebbe essere fatta in futuro ma non finché la situazione è di assoluta criticità. Contro la Juventus resta in forte dubbio la presenza di Robin Gosens ancora alle prese col recupero dall’infortunio muscolare che lo sta tenendo fermo ormai da un mesetto abbondante. Al suo posto è ballottaggio tra Fortini e Parisi col primo in vantaggio.

Moise Kean e Albert Gudmundsson si abbracciano (OneFootball) - FiorentinaUno.com
Vanoli si affida alle certezze contro la Juventus (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball

Fiorentina: massimo un paio di cambi rispetto agli 11 di Marassi per la Juve

Paolo Vanoli appunto, non dovrebbe stravolgere la formazione e rispetto agli 11 titolari del 2-2 contro il Genoa potrebbero esserci massimo un paio di accorgimenti. I principali quotidiani sono più o meno concordi su questo. Col recupero di Kean a pieno regime e il ritorno di Gudmundsson dall’Islanda, senza qualificazione al Mondiale ma con l’ennesima rete segnata all’attivo, dovrebbero essere loro due a guidare l’attacco viola contro la Juventus. A centrocampo non dovrebbero esserci novità con Mandragora, Sohm e Nicolussi Caviglia pronti alla riconferma, in particolare lo svizzero apparso in crescita nell’ultimo periodo. Ballottaggio invece in difesa dove come sottolineato da Tuttosport, Ranieri è insidiato da Comuzzo e da Viti. Più certe le presenze di Pablo Marì e Pongracic.

Albert Gudmundsson esulta dopo aver segnato alla Juventus in Serie A (OneFootball) - FiorentinaUno.com
Fiorentina: massimo due cambi rispetto all’11 di Marassi (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball

Quanto sono cambiate Fiorentina e Juventus dall’ultimo incrocio a Franchi?

Se prendiamo le formazioni ufficiali dell’ultimo Fiorentina-Juventus, vinto dai viola per 3-0, notiamo che le due squadre hanno subito un notevole numero di cambiamenti nel giro di neanche un anno esatto. La Fiorentina ha visto prima le dimissioni di Palladino e quelle del direttore Pradè in seguito. Poi l’esonero di Pioli e infine l’arrivo in panchina di Vanoli. Nella Juventus la situazione non è poi tanto diversa. L’ultimo Fiorentina-Juventus costò la panchina a Thiago Motta. Da li subentrò Tudor che è recentemente stato esonerato con Spalletti che ne ha preso il posto. Infine anche nella struttura dirigenziale della Juve è cambiato molto con l’addio di Giuntoli e l’arrivo di Comolli come direttore generale.

Se invece analizziamo le formazioni titolari della passata stagione sono tanti i giocatori che non vedremo in campo sabato. La Fiorentina era schierata con un 3-5-2 così composto: De Gea; Ranieri, Pongracic, Mari; Dodo, Mandragora, Cataldi, Fagioli, Gosens; Gudmundsson, Kean. Di questi in teoria non ci sarà Gosens per via dell’infortunio oltre a Cataldi rientrato alla Lazio senza essere riscattato la scorsa estate, mentre gli altri potenzialmente potrebbero essere della partita.

Nella Juventus è cambiato molto di più. La formazione titolare bianconera dell’ultimo confronto era così schierata da Motta: Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Veiga, Weah; Locatelli, Thuram; Koopmeiners, McKennie, Gonzalez; Kolo Muani. Di questi 11 ne sono rimasti solo 7 nell’attuale organico bianconero e che dovrebbero essere della partita sabato: Di Gregorio, Kalulu, Kelly, Locatelli, Thuram, Koopmeiners e McKennie.

 

 

Gestione cookie