Brignoli (AEK Atene): “Alla Fiorentina periodo di transizione dal post Italiano, ma sarà difficilissima. Se puntassi a vincere la Champions prenderei De Gea”

L’AEK Atene come noto ha nel suo organico tanti giocatori che conoscono bene la Serie A avendoci giocato anche per tanti anni in alcuni casi. Tra questi c’è anche il portiere Alberto Brignoli, secondo di Strakosha tra le fila greche che in Italia è ricordato principalmente per la sua parentesi col Benevento nel corso della quale segnò un gol a tempo scaduto contro il Milan.

Brignoli in vista del match del Franchi di domani sera è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com, soffermandosi sulle difficoltà che attendono l’AEK contro la Fiorentina in Conference League. Il portiere ha parlato dei punti di forza della sua squadra e di ciò che si aspetta dalla gara contro i viola. Ha poi espresso la propria opinione sulla situazione di classifica della squadra di Vanoli e su alcuni singoli come Parisi o Viti che hanno giocato con lui in Serie A. Di seguito vi riportiamo un estratto della sua intervista.

Il portiere Alberto Brignoli in campo con la maglia dell'Empoli (OneFootball) - FiorentinaUno.com
Brignoli verso Fiorentina-AEK Atene (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images for Lega Serie B) via OneFootball

Le parole di Brignoli verso Fiorentina-AEK Atene

Sperate nei tre punti al Franchi vista la crisi che sta vivendo la Fiorentina?

Noi arriviamo come sempre puntando al massimo risultato, ma certamente è impensabile che l’inizio difficoltoso della Fiorentina in questa prima parte di stagione possa farci credere che cambi qualcosa ai fini della sfida di domani. Conosciamo la forza della Fiorentina e sappiamo che sarà una sfida difficilissima, puntiamo a fare il massimo per mettere in difficoltà i viola

Chi tra i tuoi compagni deve temere di più Vanoli?

Nel calcio di oggi a parte 2-3 eccezioni, nessun giocatore fa la differenza da solo. Detto questo, abbiamo giocatori che fanno la differenza. Facile pensare a Luka Jovic, che lì in area è uno che sa come buttarla dentro, abituato a certe partite di livello. In mediana abbiamo un giocatore come Pereyra, che voi conoscete altrettanto bene, poi c’è Pineda che è molto importante per il nostro gioco. Ma penso più alla squadra nel suo insieme che sa soffrire e giocarsela contro chiunque, che ai singoli

Cosa ti preoccupa della Fiorentina dopo il cambio allenatore?

Come dicevo il valore della rosa della Fiorentina lo conosco e mi ha sorpreso vedere che sia partita male. Quando le cose non vanno bene, per quella che è la mia esperienza non è mai colpa di un singolo, ma una situazione che va risolta da capo a piede. Poi ne paga le conseguenze l’allenatore purtroppo. Fa parte del gioco. Penso abbiano avuto un periodo di transizione, di cambiamento, che io credo non avvenga da oggi, ma da quando è andato via Italiano. Si è passati da Palladino a Pioli, ora a Vanoli. Credo ci voglia del tempo per capire le esigenze degli allenatori e dei giocatori. Da fuori è facile giudicare ma vedo dei giocatori forti. Chi? Difficile fare un solo nome. Penso sicuramente a Kean, il giocatore di spicco. Poi però c’è Gudmundsson con la sua fantasia, De Gea in porta. Senza dimenticare tutti gli altri, con anche due ragazzi che conosco bene come Parisi e Viti

L'esterno della Fiorentina Fabiano Parisi in campo in Conference League (OneFootball) - FiorentinaUno.com
Le parole di Brignoli verso Fiorentina-AEK Atene (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball

A proposito di Viti e Parisi: credi che possano affermarsi in viola?

Fabiano per me è un giocatore forte, ma anche Viti che ha avuto un exploit importante ad Empoli dove ha dimostrato quello che può fare. In giovane età si possono avere degli alti e bassi, un assestamento generale come atleta e come calciatore, ma si vedeva da Empoli che avevano una marcia in più. Alla Fiorentina possono fare molto bene e molto comodo

Cosa pensi delle critiche a De Gea?

Non so chi abbia avuto questa brillante idea di criticare De Gea indipendentemente dall’episodio. Anche Buffon, Messi e CR7 sono stati criticati per singoli episodi, ci può stare, poi però bisogna andare oltre. Un giocatore difficilmente da solo ti cambia le sorti di una squadra nel bene o nel male. Ma se io fossi il direttore sportivo di qualunque top club e dovessi scegliere il portiere per vincere la Champions League, se ne avessi la possibilità prenderei sempre De Gea. Anche oggi è fra i migliori al mondo. Fa un altro sport, è inattaccabile

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