La Serie A si prepara a un cambio regolamentare significativo che entrerà in vigore dal mercato di gennaio 2026 e che rischia di avere un impatto diretto su diversi club, tra cui anche la Fiorentina.
La novità riguarda il nuovo indicatore del “costo del lavoro allargato” (CLA), che misura il rapporto tra il costo del personale allargato e i ricavi: la soglia, finora fissata all’80%, scenderà al 70%, imponendo bilanci più leggeri e sostenibili.

Rischio di stop al mercato per alcuni club di Serie A: la situazione
Il mercato di gennaio delle squadre italiane potrebbe essere scosso a causa della stretta sull’indicatore di “costo del lavoro allargato”. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, dopo le novità arrivate durante l’ultimo Consiglio Federale, in riferimento a un parametro calcolato attraverso il rapporto tra il costo del lavoro Allargato (CLA) ed i ricavi (R), Napoli, Atalanta, Lazio, Fiorentina, Torino e Genoa rischiano lo stop al mercato in entrata, a meno che non vengano fatte plusvalenze.
Dopo ripetuti tentativi di rimanere alla soglia dell’80% anche per il 2026, il Consiglio Federale ha deciso di abbassare tale soglia al 70% e sono stati inoltre esclusi anche gli Under 23 da questo calcolo. Molti club rischiano ancora di dover ricorrere a plusvalenze già nel mercato invernale o, in alternativa, a nuovi apporti di capitale. Le difficoltà riguardano anche società che in passato avevano mantenuto una gestione prudente e oculata.

Il comunicato della Fiorentina
Entro il 30 novembre tutti i club dovranno trasmettere i bilanci riferiti alla situazione del 30 settembre alla nuova Commissione, che li valuterà prima del passaggio finale in FIGC. Solo allora sarà chiaro se altre società si trovano nella stessa condizione.
La vera preoccupazione della Serie A riguarda però ciò che accadrà dal 2026. Il Consiglio Federale ha approvato il nuovo schema del manuale delle licenze nazionali: dalla sessione estiva del 2026 (e con attenzione già dal mercato di gennaio) sarà obbligatorio rispettare i nuovi parametri UEFA sugli indicatori economici, pena il blocco del mercato. La FIGC si è adeguata alle direttive europee, ma la UEFA, a dicembre, potrà anche imporre sanzioni economiche ai club che avranno già superato i limiti previsti. In questo scenario, le società dovranno dunque trovare un equilibrio reale e sostenibile.
La Fiorentina chiarisce in merito alla notizia sul possibile blocco del mercato uscita in mattinata sul quotidiano Il Messaggero:
“E’ tutto, completamente, campato in aria – spiega il club – L’indice, che non deve superare l’80%, e dovrà essere comunicato in FIGC entro lunedì 1° dicembre, è rispettato dalla Fiorentina alla data del 30/09/2025 e , quindi, non è assolutamente vero che c’è un rischio di blocco”.