Domenica alle 18:00 si sono sfidate Atalanta e Fiorentina, match valido per la 13esima giornata di Serie A. La Dea a caccia di punti per ritornare in corsa per l’Europa, la Fiorentina invece per uscire dalla zona retrocessione e soprattutto da un vortice di sconfitte devastante. In panchina per i nerazzurri il grande ex Raffaele Palladino, che nella scorsa stagione era sulla panchina dei viola portando buoni risultati, da lì la risoluzione del contratto. Il suo successore, Stefano Pioli, non ha saputo però continuare il percorso tracciato dal predecessore, arrivando ad essere esonerato.
Out Pioli, dentro l’ex Venezia e Toro Paolo Vanoli, incaricato di capovolgere la situazione partendo dai fondamentali. Quelli che in questi 20 giorni di lavoro dell’allenatore vicentino, non si sono visti, portando con sè, insieme a tutta la società viola, il peso di non aver mai potuto festeggiare una vittoria con i propri tifosi da inizio campionato. Anche al Gewiss stadium la Fiorentina cade, lo fa sicuramente con più dignità e spirito combattivo rispetto alle altre uscite stagionali, ma non basta. Ancora una volta ad imporsi per evitare un passivo più pesante è David De Gea, prestazione di altissimo livello. Non si può dire lo stesso dei suoi compagni, che si sono visti attaccare per gran parte del match da Lookman e compagni. Per quanto non possa essere un alibi, la sfortuna mette il bastone tra le ruote del carro viola, con un palo clamoroso colpito da Kean ed un gol mangiato da due passi proprio dallo stesso. Stesso ragionamento per il suo compagno di reparto Roberto Piccoli, Mr 27 milioni ancora non ha convinto la tifoseria, mancando spesso l’appuntamento con il gol. 2-0 Atalanta ed ora c’è il Sassuolo di Grosso in Emilia per cercare di far punti preziosi.

Edin Dzeko rischia la squalifica per il confronto a fine partita con i tifosi viola
Al termine della gara contro la Dea, i giocatori gigliati si sono recati sotto il settore ospiti, dove ad attenderli c’era la curva viola. I fischi e le proteste non si sono fatte attendere, e per questo, dopo l’episodio successo a fine partita contro l’AK Atene in Conference, Edin Dzeko si è presentato con un megafono in mano per spiegare l’accaduto di giovedì scorso, ma soprattutto per ribadire che tutta la rosa ha bisogno del sostegno dei propri tifosi. L’attaccante bosniaco ha sottolineato come la maggior parte dei giocatori, quando scendono in campo, si sentono spaesati e impauriti, perchè pronti a ricevere fischi ed insulti. Il numero 9 viola chiede massimo sostegno e comprensione per quello che è il peggior momento mai vissuto dalla società Fiorentina.

Il gesto dell’attaccante di rivolgersi alla curva, rischia di mettere a repentaglio la presenza a Sassuolo, dato che per regolamento “Ai tesserati è vietato avere interlocuzioni con i sostenitori“. Adesso entra in gioco il procuratore federale Giuseppe Chinè, che deciderà se e come agire nei confronti dell’attaccante bosniaco, il quale invece hce la squalifica potrebbe andare in contro al pagamento di una multa.