1 dicembre, una data che non tutti sentono come un giorno diverso dagli altri. Un giorno che riporta alla memoria dolore e paura. Possiamo collegarlo anche ad un altra data che parallelamente ha il cosiddetto filo rosso con quella citata in precedenza. 22 Novembre 1981. Salto nel passato che può “tagliar fuori” una parte del tifo fiorentino. Ma per i fedelissimi, per coloro che la Fiesole l’hanno calcata per tanti anni, è un avvento anche questo non banale, come se vi fosse una “x” sul calendario del vero tifoso gigliato.
Nella prima data ci riferiamo ad Edoardo Bove, il classe 2002 arrivato dalla Roma, colui che fedelissimo ai colori giallorossi, ha fatto spazio nel suo cuore ai colori viola della Fiorentina. Le parole di affetto verso la tifoseria sono le sue, coloro che in quel brutto primo Dicembre 2024 lo hanno visto crollare sul campo del Franchi. Coloro che lo hanno seguito e sostenuto all’ospedale di Careggi. Quel Fiorentina-Inter verrà purtroppo sempre ricordato per quell’evento. Minuto diciassette, Edoardo inizialmente si ferma sul posto, poi si abbassa per allacciarsi gli scarpini, e successivamente cade a terra, gli occhi roteati e le braccia distese. Pronti in soccorso i suoi compagni e i giocatori dell’Inter, sbracciando chiamano l’ambulanza che entra in campo. Lo stadio risuona di un silenzio assordante, i volti degli spettatori sconvolti. L’altra data citata che possiamo ricollegare a questo evento è quella che riguarda Giancarlo Antognoni, anche lui crollato a terra per un malore. Pochi mesi più tardi però sarà nuovamente a calcare il campo del Franchi.

Edoardo Bove e la voglia di riprendere a giocare a calcio
Il 23enne si è espresso fiducioso sulla sua ripresa nell’attività agonistica. La sua speranza è quella di poter riprendere a giocare in Italia, dove però attualmente non può farlo. Il defibrillatore sottocutaneo che gli è stato impiantato non è ritenuto necessario abbastanza per far si che possa giocare. Il campionato dove potrebbe militare è quello inglese della Premier League. Come lui Eriksen al quale successe la medesima cosa. Pochi mesi più tardi ha ricevuto il via libera e adesso è in attività. Molto simili gli eventi drammatici capitati al capitano Davide Astori e il simbolo della società Fiorentina, Joe Barone, i quali purtroppo non sono riusciti a vincere la battaglia contro i malori.

Attualmente il giocatore è di proprietà della Roma, ma nel caso in cui Bove potesse ritornare a giocare, le porte di Firenze sono sempre aperte per lui, che nonostante il poco tempo a disposizione della squadra, ha saputo dimostrare il suo valore in campo, portando qualità e quantità al centrocampo viola. Un giocatore così anche nella Fiorentina attuale sarebbe davvero una punta di diamante.