Gelo in panchina: il gesto che tutti hanno notato durante Sassuolo-Fiorentina

La serata al Mapei Stadium di Reggio Emilia si è trasformata in un’altra notte amara per la Fiorentina. Dopo un avvio promettente con il rigore di Rolando Mandragora, trasformato nel vantaggio viola, è emersa tutta la fragilità della squadra, rimontata e travolta 3-1 dal Sassuolo grazie a reti di Cristian Volpato, Tarik Muharemović e Ismaël Koné.

La debacle è tutt’altro che sportiva: nello spogliatoio viola la tensione sembra esplosa. Oltre alla confusione tattica e alle lacune nella prestazione, secondo alcune ricostruzioni sarebbe avvenuto un gesto di rottura simbolica — il mancato saluto fra Ranieri e l’allenatore Vanoli al momento della sostituzione del difensore. In un contesto già carico di critiche e nervosismo, l’episodio è diventato un’icona del malessere interno. L’immagine del rigore con l’accesa discussione tra Mandragora e Moise Kean sul rigorista era già stata citata come un segnale d’allarme: tensioni tra compagni, scarsa serenità, un gruppo in evidente difficoltà.

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un gesto che hanno notato alcuni tifosi viola (via onefootball) fiorentinauno.com

Fiorentina, l’episodio che hanno notato i tifosi viola: cosa è successo contro il Sassuolo

Nella conferenza stampa post partita, Vanoli non ha fatto sconti: “Basta alibi servono uomini“, ha tuonato, sottolineando come da parte dei suoi giocatori manchi lo spirito di squadra e la volontà di sacrificarsi per il compagno. Ma allo stesso tempo la posizione del tecnico non sembra in pericolo. Il Ds del club, Roberto Goretti, ha confermato la fiducia in Vanoli: “È confermato, ma serve una reazione immediata“, ha dichiarato, riconoscendo al contempo la gravità del momento e la necessità di riflessioni profonde. Ma cosa hanno notato alcuni tifosi viola più attenti? Ecco

Una Fiorentina che non vince da 14 giornate, ultima in classifica, senza punti e con una preoccupante deriva psicologica. In questo contesto, l’episodio Ranieri-Vanoli che a qualcuno potrebbe sembrare un dettaglio assume un valore simbolico: un segnale di divisione, di assenza di coesione, forse di rassegnazione. Ciò che serve ora è qualcosa di più di un cambio di modulo o qualche aggiustamento: serve come richiesto dallo stesso Vanoli un’iniezione di carattere, unità e responsabilità. Perché senza queste basi, ogni altra mossa rischia di essere inutile. Anche le pagine odierne de La Nazione sottolineano questa cosa:

ranieri in campo
Gelo in panchina tra vanoli e ranieri (via onefootball) fiorentinauno.com

“Il gesto-polemica di Kean sul rigore poi calciato da Mandragora e Moise che non festeggia e la mancata stretta di mano fra il capitano Ranieri e l’allenatore dopo la sostituzione del difensore diventano lo specchio di una situazione dove la società dovrà intervenire il prima possibile. Così i tifosi (trasferta da maxi-esodo ieri a Reggio) hanno ripreso a contestare e giovedì c’è pure la Conference che torna in scena. Già, ma l’Europa serve davvero a qualcosa con un campionato in queste condizioni?”.

Il mancato saluto dunque non è solo un fatto isolato: è la fotografia di una squadra allo sbando, che non trova un’identità tattica, perde fiducia e sembra incapace di reagire.

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