Ecco come può risalire la Fiorentina (ANSA) - FiorentinaUno.com
E’ buio pesto in casa Fiorentina. Dopo il KO di Reggio Emilia contro il Sassuolo la squadra di Vanoli ha avuto un confronto acceso su quanto accaduto sia in campo che nel post partita, con Mandragora che ha scippato il rigore a Kean e Gudmundsson che smentisce il suo allenatore riguardo a un possibile rifiuto di andare dagli 11 metri.
C’è bisogno di rimettere le cose a posto, e di farlo in fretta. Il calendario sembra essere favorevole da qui fino a fine anno, sia parlando del campionato (Verona, Udinese, Parma) che degli ultimi due impegni in Conference League (Dynamo Kiev, Lausanne-Sport), ma c’è bisogno di cambiare marcia anche fuori dal campo.
Nelle proprie pagine odierne, il noto quotidiano nazionale analizza il momento nero in casa viola e propone alcune iniziative e prese di posizione in termini societari per permettere alla squadra e all’ambiente di ricompattarsi in vista della seconda parte di stagione:
Prima mossa: affidare questa impresa a un direttore tecnico con una figura di spicco, sia per i fiorentini che per tutti gli appassionati di calcio, uno che abbia esperienza e sia ascoltato, ci viene in mente Cesare Prandelli.
Seconda mossa: con un atto di umiltà richiamare Giancarlo Antognoni. C’è bisogno di lui come di nessun altro.
Terza mossa: aprire il Viola Park ai tifosi, perché vedano con i loro occhi quanto e come lavorano quei giocatori che poi, in partita, si perdono. Possono scuoterli o sostenerli, anzi scuoterli e sostenerli.
Quarta mossa: abbassare decisamente i prezzi delle prossime tre partite in casa anche con Udinese e Cremonese, così come fatto con il Verona, le tre partite che la Fiorentina deve vincere per forza. C’è bisogno di uno stadio pieno.
Il noto giornalista Alberto Polverosi sottolinea che c’è bisogno di mettere da parte gli estetismi e badare al sodo, dato che la situazione è grave e deve essere risolta quanto prima:
Quinta mossa: invitare ogni giorno al Viola Park un paio di giocatori storici della Fiorentina, capaci di spiegare cos’è il senso di appartenenza, cosa vuol dire indossare quella maglia.
Sesta mossa: a proposito di maglie, lasciar perdere quelle arlecchinate che servono per il marketing, ma rimettere indosso ai giocatori solo le maglie viola.
Le gru e il cantiere che i tifosi vedono ogni volta che la Fiorentina gioca in casa – si legge – non è un bellissimo spettacolo per gli occhi: si potrebbe benissimo coprire il tutto con un telo come fatto da altre società italiane ed estere durante i lavori di rifacimento del proprio impianto (Atalanta, Udinese, Real Madrid, etc.)
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