Il tecnico della Dinamo Kiev Ihor Kostiuk è intervenuto in conferenza stampa presso lo stadio Artemio Franchi per presentare la sfida che si terrà domani sera tra la sua squadra e la Fiorentina, gara valida per la quinta e penultima giornata della fase campionato della UEFA Europa Conference League. Di seguito le sue parole.
La Dinamo Kiev non arriva al meglio a questa partita almeno dal punto di vista europeo. Fin qui in Conference la squadra ucraina ha ottenuto solo 3 punti, frutto di una vittoria e tre sconfitte contro Crystal Palace (0-2), Samsunspor (3-0) e Omonia Nicosia (2-0). L’unica vittoria è invece arrivata contro lo Zrinjski per 6-0. Da segnalare dunque che la squadra di Kostiuk in tre gare su quattro non è andata in rete e non ha segnato neanche un gol. La Fiorentina invece come sappiamo ha 6 punti ed è diciassettesima in classifica ma a dimostrazione di quanto questa sia corta, ci sono dieci posizioni di differenza in tre punti tra le due compagini.
Le parole di Kostiuk verso Fiorentina-Dinamo Kiev
Sulla Fiorentina e il suo ultimo posto in Serie A
Abbiamo seguito tutte le partite della Fiorentina, sappiamo quanto hanno speso sul mercato in estate. Non ci siamo persi nulla, anche nelle sconfitte o nei pareggi la squadra ha giocato bene e fatto buone partite, potevano anche vincere in certe occasioni. Hanno avuto anche sfortuna, la Fiorentina è una bella squadra e il suo ultimo posto attuale in Serie A non è qualcosa che si merita
Come si può invertire un simile trend?
Non sono abituato a fare promesse. Anche la Dinamo Kiev non è nel suo migliore periodo, ma garantisco che domani non rimarrà nessuno indifferente al gioco che vogliamo fare
L’importanza della Conference League per la Dinamo
Vogliamo costruire un futuro degno del club dentro la Conference, non c’entra la nostra storia. Sappiamo che i club italiani e la Fiorentina in particolare propongono un bel calcio, vediamo cosa possiamo fare domani ma siamo certi di avere chance di qualificarsi al prossimo turno
Pensa che la Fiorentina seppur in difficoltà sia ancora una squadra forte?
Certamente. Noi vogliamo vincere, siamo nelle stesse condizioni della Fiorentina, anche se per loro forse è più importante la gara di domenica col Verona. A decidere la partita sarà il gioco proposto
Vi sentite in rappresentanza di un intero popolo andando al di là del calcio?
Il nostro ruolo va al di là di una singola partita. Ciò che stanno facendo i nostri soldati, che chiamiamo “difensori”, è molto più difficile di ciò che facciamo noi. Ma anche il calcio è importante per il nostro popolo e infatti domani ci saranno tanti ucraini. Oggi hanno incontrato la portavoce del console che ha garantito la presenza dei nostri tifosi per domani allo stadio, loro credono molto in questa partita e inevitabilmente sappiamo il valore simbolico che ha la gara per noi
