Dzeko: non solo Genoa, spunta un altro club di Serie A per gennaio

Tra i nomi più chiacchierati in uscita dalla Fiorentina a gennaio in queste ultime ore c’è Edin Dzeko, scontento per lo scarso minutaggio che gli è fin qui stato concesso prima con Pioli e con Vanoli adesso. L’attaccante potrebbe cambiare aria nel mercato invernale e oltre al Genoa per lui ci sarebbe un’altra pista da seguire con attenzione in Serie A.

Nelle ultime ore erano emerse voci sul Genoa (Tuttosport) dove il bosniaco ritroverebbe Daniele De Rossi, oggi allenatore dei rossoblù ma in passato compagno di squadra dell’attaccante viola alla Roma. Secondo quanto affermato dal Corriere dello Sport questa mattina sul giocatore potrebbe inserirsi anche un altro club di Serie A e stiamo parlando del Cagliari. I sardi infatti dovranno correre ai ripari in attacco a causa dei tanti infortuni che il reparto ha subito.

L'attaccante della Fiorentina Edin Dzeko (OneFootball) - FiorentinaUno.com
Dzeko non piace solo al Genoa in Serie A (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball

Cagliari su Dzeko ma solo come ultima opzione: nodo ingaggio

Stando a quanto scrive il quotidiano Dzeko potrebbe essere un’idea del Cagliari orfano in attacco sia di Andrea Belotti nel ruolo di prima punta che di Felici in quello di esterno. Entrambi hanno riportato la rottura del legamento crociato e pertanto la loro stagione è più che conclusa anzitempo. Per questa ragione il direttore sportivo dei rossoblù Angelozzi sta iniziando a valutare qualche profilo in vista di gennaio e tra questi potrebbe esserci l’attaccante viola.

L'attaccante della Fiorentina Edin Dzeko (OneFootball) - FiorentinaUno.com
Cagliari su Dzeko: nodo ingaggio (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball

Il problema sia nel caso del Genoa che del Cagliari è legato all’elevato ingaggio che Dzeko percepisce a Firenze. Ad un club che lotta per la salvezza il suo contributo e la sua esperienza potrebbero essere d’aiuto ma va considerato che certe cifre per un giocatore vicino ai 40 anni sono difficili da tirare fuori. Per questo per Angelozzi non rappresenta un’idea concreta al momento ma solo una soluzione in extremis.

 

 

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