Il retroscena sullo strapagato Sohm: Pradè pensava avesse un altro ruolo

Parma-Fiorentina, in programma oggi alle 12.30 al Tardini è anche la partita di Simon Sohm. Lo svizzero è arrivato a Firenze la scorsa estate e a mesi di distanza dal suo arrivo continua ad essere un oggetto abbastanza misterioso. Ad oggi le sue qualità si sono viste solo a tratti ed è solo uno dei tanti giocatori pagati fior fior di milioni dall’ex direttore viola Pradè e che oggi si accomodano quasi ogni domenica in panchina.

A parlare proprio di Sohm e del suo acquisto questa mattina è Il Corriere dello Sport che svela un interessante retroscena. L’ex direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè pensava infatti di aver preso un giocatore che ricoprisse il ruolo di incontrista, caratteristiche che oggi mancano nel centrocampo viola. Si è invece ritrovato una mezzala e il vano tentativo di adattarlo ad un contesto di gioco diverso non ha funzionato né con Pioli prima né sta funzionando ora con Vanoli alla guida.

Simon Sohm in campo con la Fiorentina (OneFootball) - FiorentinaUno.com
Sohm: acquisto sbagliato e strapagato di Pradè (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images) via OneFootball

Sohm: 16 milioni in panchina

Sohm è appunto uno dei tanti giocatori presenti nell’organico della Fiorentina che sono stati pagati oltre il loro valore e che ad oggi passano più tempo a scaldare la panchina che in campo. E’ il principale ex della sfida di oggi ma salvo sorprese dell’ultimo minuto non partirà titolare nello scacchiere di Vanoli. Lo svizzero è un chiaro esempio dei tanti errori commessi nell’ultima sessione di calciomercato che hanno portato alla situazione attuale.

L'ex direttore sportivo della Fiorentina Daniele Pradè (OneFootball) - FiorentinaUno.com
Sohm: 16 milioni in panchina (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images) via OneFootball

Anche nei casi in cui Sohm ha fatto vedere qualcosa di buono le caratteristiche da incontrista che cercava Pradè non si sono mai viste. Sohm è una mezzala da inserimento non un incontrista. L’ex direttore viola pensava che la sua mole fisica lo rendesse adatto al ruolo ma così non è stato. Un equivoco bello grosso dunque che nasce dal fatto che in casa viola sono due anni che non esiste un piano tattico ben definito. Questo finisce per creare confusione ai giocatori in campo ma prima di ciò ne crea a chi va a costruire la squadra.

 

Gestione cookie