Fabio Paratici chiamato a svoltare la stagione viola (OneFootball) - FiorentinaUno.com
La Fiorentina è chiamata a una vera e propria svolta nella seconda parte di campionato. L’ultimo posto in classifica inizia a fare seriamente paura e dunque è opportuno correre ai ripari per risalire la classifica prima che sia troppo tardi. Fabio Paratici, una volta che firmerà il contratto come nuovo DS, gestirà personalmente il mercato in entrata e in uscita.
Sono diversi i profili che la dirigenza viola segue con interesse, ma prima servirà fare cassa con una o due cessioni. Al Viola Park serve gente con fame, ambizione e voglia di lottare, e due giocatori su tutti hanno le caratteristiche che servono per la missione a cui è chiamata la Fiorentina.
Il DS viola – che si insedierà ufficialmente il 5 gennaio a Bagno a Ripoli – proverà a piazzare qualche colpo importante con profili giovani ma che conoscono già la Serie A, come sottolinea Il Corriere dello Sport:
A meno che la Fiorentina non prediliga i prestiti, dovrà cedere per comprare. Nessun vincolo dalla Commissione Federale della Figc, sia chiaro, ma il club è alle prese con un passivo registrato nella scorsa campagna acquisti. Un addio di Comuzzo potrebbe comportare un incasso notevole. Occhio anche a Nicolussi Caviglia, su cui c’è il Cagliari. In entrata restano d’attualità Diego Coppola, del Brighton, e Radu Dragusin, del Tottenham, quest’ultimo più difficile perché restio a giocare in una squadra che lotta per non retrocedere. A centrocampo piace Eric Martel, in scadenza col Colonia il prossimo giugno. Per la fascia c’è l’opzione Jeremie Boga in uscita dal Nizza. Chissà che non si concretizzi uno scambio con Richardson.
Oltre alle faccende di mercato, si legge, Paratici avrà un ruolo cruciale anche nella gestione del gruppo squadra:
A Paratici spetterà il compito di resettare ogni cosa. Sia nell’organico che nella filosofia. Avrà un ruolo totale, operativo e decisionale. Non sarà solo un uomo mercato: coniugherà società e squadra. Alla Juventus gli toccava la funzione di gestore dell’area tecnica, ma soprattutto di amministratore delegato. Indicherà le linee guida al Viola Park, oltre a organizzare le operazioni. Si confronterà coi giocatori, dovrà capire chi sia volenteroso di restare (o chi semplicemente lo meriti).
Il suo curriculum parla da sé: le esperienze con Juventus e Sampdoria sono piene di successi professionali e colpi di grande effetto tra cessioni e acquisti. A Firenze c’è bisogno di uomini che sappiano prendere decisioni importanti in momenti di alta tensione.
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