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TRA CERTEZZE E SPERANZE

Per la UEFA sembra esserci una sola ipotesi: la conclusione dei campionati nazionali! Nonostante ciò, per la ripartenza della Serie A si vagliano diverse ipotesi, dalle più prudenti (6/7 giugno) alle più ottimistica (20 maggio). L’ipotesi più drastica vedrebbe il campionato riprendere a fine giugno, andando pertanto a occupare tutto il mese di luglio e obbligando le squadre a giocare tre partite a settimana. Quanto alle gare internazionali, c’è la possibilità di servirsi di luglio e agosto senza escludere le modifiche del format in final eight, o partire con i campionati e poi sovrapporre le sfide internazionali. Intanto Damiano Tommasi, presidente dell’AIC, ha fatto sapere che sono tre le condizioni necessarie per tornare in campo: 1 – che l’emergenza sia finita; 2 – che si torni a giocare per portare a termine la stagione (anche oltre il 30 giugno) senza scegliere a tavolino promossi e retrocessi; 3 – che si possa viaggiare in sicurezza. Il Corriere Fiorentino ha fatto quest’oggi una stima di quelle che potrebbero essere le perdite della società gigliata conseguentemente alla pandemia del covid19. Su tutto spiccano quei 60 milioni di diritti tv che spetterebbero alla Fiorentina a fine stagione, che potrebbero scendere a 40 nel caso di una eventuale conclusione anticipata del campionato, visto che non si giocherebbe un terzo del torneo, valore che corrisponde infatti alla restante differenza, ovvero 20 mln. Si aggiungono a tale deficit anche i mancati incassi delle partite casalinghe, pari a 3 mln. Ma uno degli aspetti più importanti è senza dubbio il ribasso che si lega ai cartellini dei tesserati Viola, su tutti quello del figlio d’arte Federico Chiesa, che ad ora si è abbassato da 70 a 50 mln. Lato ingaggi, la dirigenza gigliata ha la possibilità di congelare i pagamenti per i mesi d’inattività, valore che rispecchierebbe circa 17 mln nei confronti del tetto ingaggi che cita 51 mln. Nel bel mezzo di questo caos, Rocco Commisso continua a studiare la Fiorentina del domani, una squadra ambiziosa e proiettata al successo. D’altronde, sin dal primo giorno del suo arrivo in città, il tycon ha espresso chiaramente la volontà di fare qualcosa di importante… partecipare soltanto non è sufficente. Questa linea si sposa con la volontà di fondare la sua Fiorentina su di una bandiera, un giocatore dall’ardore e dallo spessore dell’eterno numero 10, Giancarlo Antognoni, che proprio il primo aprile ha festeggiato il suo 66° compleanno. Sul podio dei pretendenti salgono Federico Chiesa, Gaetano Castrovilli. Se i dubbi sul primo possono continuare a persistere, Gaetano ha invece sempre manifestato la volontà di giocare in riva all’Arno ed è stato elogiato proprio da Antognoni, nonché paragonato a quest’ultimo. Che dire… non ci resta che aspettare e riflettere, ancora una volta, tra poche certezze e tante speranze.

Alfredo Verni

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