Foto di Giacomo Morini ©
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Nel mondo del calcio, il 10 è il numero di maglia assegnato al fantasista della squadra. Questa maglia possiede da sempre un fascino particolare, è ambita dai calciatori e quasi venerata dai tifosi. È la maglia dei grandi, lo sanno tutti. Naturalmente, anche per la Fiorentina e per i suoi tifosi, la maglia numero 10 è rivestita della sua particolare magia. Nella storia viola si sono succeduti nomi importantissimi, i quali hanno indossato l'iconico numero lasciando un solco profondo nell'immaginario collettivo. Basti pensare a calciatori come Antognoni, Baggio, Rui Costa, Mutu. Ma andiamo con ordine. ll primo numero 10 che ha segnato la storia viola, è stato Miguel Angel Montuori, che nel 1955/1956 guida la squadra alla vittoria del primo scudetto. Il centravanti dotato di grande talento e tecnica, velocità e fantasia, ha giocato nella Fiorentina per 6 anni, nello specifico dal 1955 al 1961, collezionando in totale 184 presenze e 79 goal con indosso la maglia viola. Il numero 10 passa poi a Giancarlo De Sisti un equilibratore di gioco, campione d’Europa e vice campione del mondo. Mai indeciso, toccava il pallone con passaggi precisi e corti, almeno un centinaio di volte a partita; aveva un grandissimo intuito e un'ottima visione di gioco che affiancavano l'indiscutibile tecnica. Il centrocampista ha giocato nei viola dal 1965 al 1974. La “maglia magica” passa così a Giancarlo Antognoni, centrocampista umbro elegante e pericoloso per tutti gli avversari, ha giocato nei viola per circa 15 anni lasciando un'impronta indelebile nella storia della squadra. ll giocatore ha collezionato 72 goal in ben 429 partite, giocando con i gigliati dal 1972 al 1987.  Suo degno erede è stato poi Roberto Baggio il quale ha giocato nei viola per circa 5 anni, collezionando a sua volta 39 goal in 94 partite, giocate tra il 1985 e il 1990. Anche questo numero 10 ha da sempre caratterizzato il gioco con la sua eleganza, accanto al talento e all'estro, divenendo uno dei giocatori più grandi della storia del calcio italiano. A partire dalla stagione 1994/1995  la maglia viola numero 10 è passata a Manuel Rui Costa. Tra il 1994 e il 2001, il trequartista lusitano si è fatto conoscere e amare portando la squadra alla vittoria di alcuni importanti trofei: due Coppe Italia (1995/1996 e 2000/2001) e una Supercoppa italiana (1996). ll calciatore ha incantato per anni il pubblico con i suoi dribbling e le sopraffine doti tecniche, regalando ai tifosi 20 assist e 50 gol in 277 presenze. Dopo, fra il 2001 e il 2004, la maglia dei campioni è passata sulle spalle di Domenico Morfeo e di Riccardo Maspero. A loro, si sono succeduti  Hidetoshi Nakata (2004/2005), Stefano Fiore (2005/2006) e Adrian Mutu. Quest'ultimo è considerato uno dei calciatori rumeni più grandi di tutti i tempi. ll fantasista balcanico ha indossato la maglia numero 10 dal 2006 al 2011 ed ha traghettato la Fiorentina nella finale di Coppa UEFA della stagione 2007/2008. Tra il 2011 e il 2012 saranno Santiago Silva e Ruben Olivera a indossare la maglia numero 10. Dal 2012, sarà invece di Alberto Aquilani, calciatore che fin dalla prima stagione stupisce tutti con il suo estro e la sua precisione. Le sue presenze in maglia viola sono 105 e i goal 15. Dopo l’addio di Aquilani, nel 2015 la maglia passa a  Federico Bernardeschi. L' esterno di centrocampo, dal 2016 indosserà anche la fascia da capitano della Fiorentina, diventando uno dei nuovi idoli dei tifosi fino al suo trasferimento alla Juventus l'anno successivo. L'iconico numero 10 passa poi sulle spalle di Eysseric, Pjaca e Boateng. A partire dalla stagione 2020/2021, Gaetano Castrovilli prova, con successo, a riconquistare la fiducia un po' vacillante dei tifosi in favore dello spogliatoio fiorentino. Proprio a Castrovilli, la Fiorentina da' l' “onere” e l'onore di indossare la leggendaria maglia numero 10.

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Miguel Angel Montuori, il fuoriclasse sfortunato

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