Stefano Pioli
Stefano Pioli (Photo by Clive Mason/Getty Images via One Football)

Intervenuto a tuttomercatoweb, Fabio Baldas ha detto la sua in merito ai tanti episodi arbitrali che hanno generato discussione in questo weekend di Serie A, fra tutti il fallo fischiato da Bonacina in occasione del pareggio di Kempf sul cross di Nico Paz: 

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Pioli è uno per bene, io l'ho arbitrato quando giocava e so com'è. Però lo capisco, c'è tanta tensione, ti gira tutto storto e finisce che vai anche a prendere a esempio un fallo che tutto sommato aveva poca importanza. Noi quando arbitravamo eravamo in tre, oggi sono il doppio. Se c'è un fallo da una parte o dall'altra, te magari fischi in prima battuta e poi ti intervengono tra quarto uomo e cuffie… Agli arbitri serve personalità, prendere di petto le decisioni. 

Stefano Pioli
Stefano Pioli (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)

L'appello alla classe arbitrale

Quelli della mia generazione e di quella prima ancora, gli Agnolin e Casarin, ma anche quelli subito dopo, e penso ai Collina, avrebbero potuto rimanere lì qualche anno ancora. Lì si arbitrava da soli, con decisioni che giuste o sbagliate rimanevano tali. Serviva maggiore personalità. C'erano anche errori, certo, chi non ne ha fatti? Mi metto io per primo. Certo, il calcio è cambiato ed è anche molto più veloce: c'era bisogno di sicuro di un aiuto tecnologico, ma non vorrei si andasse troppo oltre. L'unico che può avere una percezione netta della consistenza di certi contatti è quello che sta lì, l'arbitro sul campo. Mi sembra si vada incontro all'eccesso contrario e spero di sbagliarmi, il rischio è che i nuovi faticheranno a farsi un nome, che venga sminuita proprio la figura. Ma senza personalità…

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