Dalla sala Manuela Righini del Franchi di Firenze ha parlato il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Italiano. Ecco le sue parole pre Udinese:

Recupero del pallone e la decisione finale ? Sottil? "Penso che questo sia un aspetto che la Fiorentina deve migliore in maniera molto veloce. Nono puoi avere tre, quattro palle gol e non concretizzare. Mettere in difficoltà l'avverrsario e poi non concretizzare non è positivo.

Qual è il pregio della sua squadra? Nella partita contro il Genoa mi era piaciuto che fossero propositivi e concretizzassero bene. Se devo dire una cosa negativa è che i giocatori devono reagire e difendere molto meglio. Ma quello che mi piace che stiamo dando il massimo. La Fiorentina deve concretizzare quello che crea e difendere col coltello tra i denti la porta.

Giocatori che hanno subito più falli? Non penso che siano falli chirurgici, ma che abbiamo noi la palla per tanto tempo. Il fatto che i giocatori vengano fermati dai falli è un dato che mi piace. Gonzalez? Non deve mettere in difficoltà la squadra. Potevamo reagire nei minuti finali. Ma penso che la strada sia quella giusta.

Bonaventura? Sa dosare le energie, è intelligente. Sa come muoversi. In questo momento è un giocatore che sta bene, soprattutto mentalmente. Per il calcio è una questione mentale.

Che cosa la preoccupa di più della condizione fisica dei giocatori? La terza partita in una settimana è la più complessa. Uno cerca di arrivarci lucido. L’obiettivo era arrivare a questa partita più pronti possibile. Sapevo che qualcuno si potesse perdere durante il tragitto. L’Udinese in casa può metterti in difficoltà. Mettere in campo un undici che sia pronto.

Attacco dell’Udinese? Penso che ormai tutti i calciatori sappiano leggere le situazioni. Sanno duettare e venire fuori da situazioni complicate. Deulofeu è un giocatore di qualità, sa inventarsi qualsiasi cosa.

Pulgar? E la opinione su Torreira? Pulgar ha accusato un affaticamento muscolare. Ieri è rientrato in gruppo e lo ha subito. Non potremo averlo al 100 per cento. Torreira ha fatto settanta minuti di alta intensità, sta migliorando. È uno che in mezzo al campo si fa sentire. Sa arrivare al tiro. È dinamico. Recupera molti palloni.

Difesa? Abbiamo subito nei minuti finali qualche gol di troppo e in situazioni in cui potevamo comportarci in maniera diversa. Dobbiamo stare attenti e concedere poco. A riconquistare la palla siamo bravi, ma bisogna aumentare la tensione in fase di difesa.

I pregi e i difetti dei fiorentini? Sono allenatore di un gruppo nuovo e in un ambiente nuovo. Cerco di ottenere il massimo. Sono sempre sul pezzo. Mi preoccupa solo il bene della Fiorentina. Devo preparare bene i miei calciatori. Lavoro in una città fantastica. L’entusiasmo e la passione dei tifosi sono bellissimi. In questo momento posso dire che quello che sto passando sia bello.

Vlahovic? È normale che un attaccante viva per il gol. Quando non arriva ha la smania che vada a concretizzare ciò che gli passa per i piedi. Siccome adesso il suo nome è importante, tutti lo affrontano con molta attenzione. Ma non dobbiamo aggrapparci solo a lui. Giochiamo con tre attaccanti. L’importante è che sia sempre nel vivo del gioco. Poi cercheremo di aiutarlo con più palloni e occasioni.

Duncan? Alfred è un professionista esemplare. Sapevo delle sue doti, ma non lo conoscevo di persona. È un ragazzo che dà tutto. Adesso è totalmente coinvolto e responsabilizzato. È nella solita situazione di Bonaventura. Mi ha stupito.

Cambio della difesa? Penso che in questo momento queste partite ravvicinate, siano servite per dare spazio a tutti. In questo momento i quattro di Roma e della partita con l’Inter devono crescere. Mi dispiace per Terzic, non l’ho potuto ancora schierare. Ma non deve mollare. 

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