Ecco le parole di
Pantaleo Corvino ai microfoni di Radio Bruno:
"La Nazionale di Mancini esprime determinazione, rabbia, voglia di vincere. L'allenatore dev'essere in grado di schierare i giocatori al momento giusto nel posto giusto, e che appunto riesca lui stesso a trasmetteremo alla squadra rabbia, determinazione. Sentendo l'inno ho i brividi. Avrei gradito lavorare con Chiellini, ma proprio quando arrivai a Firenze, lui era già andato ufficialmente via. Procuratori? Né a Bologna né a Lecce ad esempio ho mai avuto giocatori di Ramadani. Alla Fiorentina sì, e quasi tutti hanno portato a delle plusvalenze. Lui propose circa una trentina di nomi, ma io scelsi e andai a tesserare solo chi in quel momento desideravo maggiormente."