Castrovilli, una media voto horror per il 10 della Fiorentina

Gli ottimi risultati della Fiorentina, in piena lotta per l’Europa, e con Vlahovic leader della classifica marcatori del campionato di Serie A, ci si aspettava che a brillare non fosse solamente il numero 9, bensì anche il numero 10. Effettivamente, dietro i grandi successi degli uomini d’Italiano, Gaetano Castrovilli non ha mai lasciato il segno in questa stagione, passata fino a questo momento a brancolare nella mediocrità. 

Su ben 14 gare totali, il numero dieci della Fiorentina ha collezionato solo cinque presenze dal primo minuto, ed altrettante da subentrato. Le restanti quattro partite di assenza totale sono state dettate dal suo infortunio rimediato a Marassi contro il Genoa. Per quanto riguarda il suo contributo in fase realizzativa c’è ben poco di cui parlare: un solo assist, fornito nella prima giornata di campionato, nella sconfitta rimediata a Roma contro i giallorossi guidati da Jose Mourinho, in cui la Fiorentina perse per 3-1. 

Castrovilli pare aver perso la sua creatività nella trequarti avversaria, in cui spesso trovava l’estro ed il coraggio per inserirsi e siglare delle reti. Dopotutto, le sue prime parentesi in viola, e specialmente l’inizio della scorsa stagione, Castrovilli riuscì a segnare 4 gol nelle prime cinque gare di Serie A. Addirittura, fu proprio il numero dieci della Fiorentina a segnare il gol d’apertura della scorsa edizione del campionato italiano, a conferma del fatto che. Il numero dieci gigliato era essenziale anche in fase realizzativa, quando il miracoloso Vlahovic non era ancora nemmeno titolare. 

Castrovilli rischia adesso di scomparire nell’anonimato del centrocampo viola, con una media voto attuale pari a 5.95, abbassata lievemente dalle tre ammonizioni rimediate rispettivamente alla prima, decima e tredicesima giornata. In un reparto abbastanza folto con numerose pedine valide, tra cui un ottimo Torreira, un intramontabile Bonaventura, Duncan in grande spolvero e l’imprevedibile Maleh (per citarne alcuni), le assenze di Castrovilli sono sempre meno clamorose. 

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