Samuel Umtiti quest'oggi ha preso parole nella sala stampa del “Via del Mare”, il difensore del Lecce ha parlato anche in vista del prossimo match di campionato contro la Fiorentina.

Ecco le sue dichiarazioni: "Dopo l'esperienza di Barcellona avevo bisogno di pace e tranquillità. Lecce è la soluzione migliore, perché è una città ideale anche dove vivere; qui ci sono le condizioni ideali per ricominciare. Nel corso dell'estate ci sono stati altri contatti, ma oggi mi sento di confermare questa scelta".

Il Lecce ha una squadra molto giovane, chi l'ha sorpresa di più?
"Sì, è vero, la squadra è giovane ma ha un grande margine di crescita, perché ci sono ragazzi di grandissimo valore. Gonzalez ha un modo di giocare e una personalità straordinaria. Tutti possono crescere e fare bene con questa maglia e in questo campionato, però se dovessi fare un nome dico Gonzalez: sono affascinato dal suo modo di giocare".

Il prossimo impegno contro la Fiorentina, servirà un'altra grande prestazione...
"La Fiorentina è una squadra molto aggressiva, dobbiamo essere bravi ad arginarli. Adesso, però, l'unica cosa che conta è il successo in una partita così delicata".

Quali sono i suoi obiettivi per il futuro?
"Sono arrivato a Lecce con la mentalità di affrontare ogni giorno delle sfide diverse. A Barcellona ho avuto tanto, così come ho avuto l'opportunità di giocare con grandi campioni. Purtroppo alcuni problemi fisici mi hanno imposto di ripartire da zero. Non è facile tornare a indietro, ma ho scelto di riscrivere la mia carriera con il Lecce e la prima tappa è quella di provare a salvarci con i giallorossi".

Da Roma si è tornati con tanti rimpianti, non dovuti alla prestazione...
"Giocare a Roma non è semplice per nessuno, perché è sempre una gara ricca di grandissime emozioni. Il comportamento dell'arbitro all'Olimpico non è stato a nostro favore, quello che conta però è restare concentrati sul nostro gioco. Dobbiamo fare il nostro lavoro e affrontare ogni partita nel migliore dei modi".

Cosa manca a questo Lecce?
"Siamo una squadra giovane che però si prende i suoi rischi. Abbiamo giocatori che amano giocare in velocità e stiamo lavorando per trovare la giusta maturità e tranquillità. Io non sono Dio, ma sicuramente ho voglia di condividere la mia esperienza con i miei nuovi compagni e dare loro dei consigli".

Qual è il suo rapporto con mister Baroni?
"Con Baroni mi fermo spesso a discutere, per trasferire la mia esperienza alla squadra. Penso che questo sia un confronto molto importante e necessario, che dobbiamo avere con il resto dei compagni, per crescere insieme".

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