C'è chi ha siglato gol decisivi. Gol che hanno scritto la storia del club simbolo di Firenze. Non varrà 75 mln, ma ha fatto più leggenda Enrico Fantini con 2 reti che Dusan Vlahovic con 33.

Era il 20 giugno del 2004, spareggio tra la sesta della Serie B e la quartultima della Serie A. La Fiorentina affrontava all'Artemio Franchi il Perugia. Erano le ore 20.30 quando l'arbitro diede il fischio di inizio.

All'andata i gigliati riuscirono ad imporsi per 0-1 con la rete di Fantini. Se la viola fosse riuscita a vincere lo spareggio, sarebbe tornata nel massimo campionato italiano.

L'1 agosto del 2002, la Fiorentina del Presidente Cecchi Gori dichiarò il fallimento. Ma, prima che potesse rischiare di scomparire per sempre dal calcio, i Della Valle la acquisirono. La viola perdette il suo nome, non perdette il suo cuore e i suoi colori. Ripartì dalla Serie C2 come Florentia Viola.

Quella sera del 20 giugno 2004 accadde qualcosa che rimase impresso nei cuori dei tifosi fiorentini.

Formazioni:

FIORENTINA (5-4-1): Cejas; Delli Carri, Viali, Savini, Ariatti, Maggio; Piangerelli, Fontana, Scaglia, Camorani; Fantini.

PERUGIA (4-4-2): Kalac, Di Loreto, Fresi, Coly, Fabiano; Obodo, Manfredini, Ze Maria, Di Francesco; Zalayeta, Ravanelli.

La Fiorentina, quella stagione, aveva faticato, ma, grazie alla prontezza di Diego Della Valle, ingaggiò un certo, Emiliano Mondonico, che in 23 partite tirò fuori: 12 vittorie, 4 pareggi, 4 sconfitte. Dall'altra parte Serse Cosmi puntava a salvare per la quarta volta consecutiva il Perugia dalla retrocessione in B.

I primi 45 minuti terminarono con uno sterile 0-0, ma il fattaccio, per gli umbri, accadde al minuto numero 2 del secondo tempo.

Sulla destra Maggio prova una delle sue innumerevoli galoppate, perde l'uno contro uno con Fabiano. L'esterno viola non demorde. Corre, pressa. E lo stesso Fabiano, che prima aveva vinto il contrasto, è obbligato a passare il pallone all'indietro. Lo riceve Manfredini che si vede arrivare, come un forsennato, un Christian Maggio che non muore mai. Il viola gli scippa il pallone. Poi converge verso la porta, guarda in area di rigore e… Fantini!!!

Quando la Fiorentina fallì, se ne andarono 76 anni di calcio fatti di successi e trofei. Allora, perché non il numero 76? Sì, proprio quello indossato da Enrico Fantini. Giocatore simbolo di quello spareggio storico. Giocatore protagonista coi suoi 2 gol del ritorno di quei 76 anni di storia nel teatro dei sogni, nella Serie A.

La partita finì 1-1, ma la viola tornò nel posto che le spettava.

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