Jorge Jesus
Jorge Jesus (Photo by Abdullah Ahmed/Getty Images) via OneFootball

Jorge Jesus è sempre più vicino a diventare il nuovo allenatore dell’Al-Nassr.

E' stato scelto il sostituto di Pioli

 Dopo l'ormai imminente uscita di scena di Stefano Pioli, destinato alla panchina della Fiorentina,  il club saudita si è attivato rapidamente, e secondo quanto riferito da A BOLA, avrebbe già raggiunto un’intesa di massima con il tecnico portoghese. L’obiettivo è chiudere definitivamente l’accordo entro la prossima settimana. Jesus è stato individuato come l’uomo giusto per guidare Cristiano Ronaldo e compagni nella stagione 2025/2026, con l’intenzione di avviare un progetto ambizioso capace di riportare trofei al club. Si discute attualmente di un contratto biennale, con scadenza nel 2027, anche se restano da definire alcuni dettagli legati alla durata e alle condizioni dell’intesa.

Jonathan Ikone
Jonathan Ikone (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images) via OneFootball

Qui Firenze, cosa fare con i giocatori che rientrano dai prestiti?

Per dare un’idea della portata del problema, sette dei venti calciatori destinati a tornare alla base percepiscono uno stipendio netto pari o superiore al milione di euro. Tra questi figurano Kouame (1,7 milioni, difficile da piazzare a causa dell'infortunio al crociato), Brekalo, Ikoné e Nzola (tutti e tre a 1,5 milioni), Barak (1,4), Sottil (1,1) e Valentini (1 milione). A questi si sommano Sabiri e Christensen, entrambi con un ingaggio di 800mila euro, e Infantino che ne percepisce 400mila. Facendo i conti, e senza tenere conto dei giovani rientranti dai prestiti, la Fiorentina dal 1° luglio si troverà a gestire un aumento del monte ingaggi netto di circa 11,7 milioni di euro, che lordi corrispondono a quasi il doppio. Va detto che qualcosa è stato fatto per ridurre il peso salariale: le partenze di Biraghi e Kayode, insieme alla fine dei prestiti di Adli, Bove, Cataldi, Colpani, Folorunsho e Zaniolo, hanno dato un certo respiro. Tuttavia, gli arrivi di Dzeko e Fazzini, uniti ai rinnovi di Comuzzo e De Gea (il cui ingaggio è passato da 1,2 a circa 3 milioni netti), hanno di fatto compensato i risparmi ottenuti. All’orizzonte, inoltre, ci sono i possibili rinnovi di Mandragora e, forse, di Dodô. In questo contesto, il lavoro per la coppia Pradè-Goretti si preannuncia tutt’altro che semplice.

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