Mario Balotelli ha parlato ai microfoni di TVPlay commentando la sua assenza in nazionale ormai da anni.
Queste le sue parole: “Ci sono stati dei momenti in cui ho odiato le persone che lavoravano nella Nazionale. Onestamente non guardo le partite dell’Italia, sto troppo male perché vorrei giocarle io. A Mancini devo tanto, come lui deve tanto a me, ma la sofferenza più grande è stata Italia-Macedonia del Nord, non credo di aver recuperato da quel dispiacere. Mi sono preso anche la responsabilità del fatto che l’Italia non sia andata ai Mondiali anche senza esserne parte perché alcuni senatori non hanno avuto il coraggio di metterci la faccia”.
Continua così: “Mancini disse che la mia convocazione era quasi sicura dopo lo stage, poi dopo non avermi convocato non mi ha più risposto al telefono e non mi ha dato spiegazioni. Magari alcuni giocatori non volevano Balotelli, sicuramente non è stata una scelta sua e lo penso al 100%. Qualcuno ai piani alti, o tra i giocatori stessi, non mi voleva più”.
Conclude così: “Ho pensato di dare l’addio alla Nazionale dopo quel fatto, ma a livello di qualità non ce n’è uno come me e non mollerò mai per l’Italia. Mi andrebbe bene anche non essere titolare, ma so che nessuno può fare la differenza più di me anche entrando alla fine. Spalletti? Lui è l’allenatore idoneo, ma non ha molto tempo per trasmettere le sue idee”.
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