Ex viola, Viviano: "Palladino? Non ha lui tutte le colpe ma il suo gioco..."
Emiliano Viviano, ex portiere e tifoso viola, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per commentare il momento della Fiorentina

Emiliano Viviano, ex portiere e tifoso viola, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno per commentare il momento della Fiorentina. Queste le sue parole
Il vero problema non sono tanto i risultati, quanto l’assenza di un gioco convincente
A mio avviso, alla società si possono imputare poche colpe: la rosa è competitiva e questo deve essere il punto di partenza. Il vero problema non sono tanto i risultati, quanto l’assenza di un gioco convincente. La squadra non ha mai espresso un calcio brillante, spesso si è affidata ai gol dell’attaccante e alle parate del portiere. Da dove ripartire? La base è solida, serviranno alcuni rinforzi, ma ciò che è mancato davvero è la qualità del gioco. La Fiorentina doveva proporre di più sul piano tecnico. Ripartire da Palladino? Non si possono dare a lui tutte le colpe. Sarà però suo compito alzare il livello delle prestazioni. Sul piano del gioco ci sono aspetti che non mi hanno convinto, ma se la società ha deciso di confermarlo, avrà fatto le sue valutazioni

Il rinnovo di Palladino deciso da Pradè e Commisso?
Il rinnovo di Palladino deciso da Pradè e Commisso? A mio parere, la tempistica è stata poco opportuna. Scelte così importanti andrebbero prese lontano da partite delicate. Non so da chi sia partita l'iniziativa, ma dubito sia stata dettata solo dai risultati. Anche con una qualificazione in Europa League, avrei cambiato guida tecnica. Valutare un allenatore significa considerare tanti aspetti: gestione del gruppo, lettura delle partite, capacità di incidere. La Fiorentina ha costruito una rosa di valore: ha preso uno dei migliori portieri dell’ultimo decennio, due esterni di qualità, ha trattenuto Comuzzo e investito su giovani come Gudmundsson, Colpani e Fagioli, che ha anche giocato all’Europeo. A mio avviso, questa squadra è più forte di Lazio e Bologna. Ma come si trattengono certi giocatori senza coppe europee? Servono idee chiare e un progetto ambizioso. Si può vendere bene e reinvestire con intelligenza: l’Atalanta ne è la prova.