Arbitro Marco Di Bello
Arbitro Marco Di Bello

Ieri sera nell'anticipo di campionato (27.a giornata) Lazio-Milan, terminato con la vittoria dei rossoneri per 1-0 (rete di Okafor all'88') ci sono state innumerevoli polemiche nei riguardi dell'arbitro Marco Di Bello, da parte della squadra biancoceleste che lamenta un possibile rigore all'inizio di gara per un contatto tra Maignan-Castellanos e soprattutto l'azione dove nasce l'espulsione di Pellegrini, con Castellanos a terra sanguinante (manata Bennacer), senza che il gioco fosse fermato. A fine partita in casa Lazio ha parlato solamente il presidente Claudio Lotito, mentre tutti gli altri tesserati sono rimasti in silenzio.

Questa mattina il sito “Milan News” (a firma Antonello Gioia) ha fatto un editoriale dove difende l'arbitro brindisino, reo secondo lui che le decisioni prese da Di Bello sono state giuste. Di seguito vi riportiamo un estratto dell'articolo.

Il presidente della Lazio Claudio Lotito al telefono
Il presidente della Lazio, Claudio Lotito

Milan News assolve di Bello 

" Il Milan di ieri sera assomigliava un po' ad un carretto: squadra lenta, confusa, disordinata, con poca voglia di incidere di determinare, come, invece, era accaduto domenica scorsa a San Siro contro l'Atalanta. Ma proprio quel carretto, riassestatosi un po' nel secondo tempo - come da dichiarazioni dello stesso Pioli - è passato indenne dall'Olimpico, mentre i biancocelesti - che sia "quell'uomo" Lotito con le sue accuse alle istituzioni, che sia "quell'uomo" Romagnoli con il suo 'Scandalosi' a fine gara, che sia "quell'uomo" Marusic con le sue espressioni ingiuriose, che sia "quell'uomo" Sarri con le sue pretese verso Pioli e Pulisic, e così via - gridavano contro Di Bello".

È andata proprio così: la gara si è decisa sull'episodio del rosso a Luca Pellegrini, sul quale Di Bello non poteva assolutamente sorvolare - il doppio giallo è sacrosanto - e sul quale Pulisic ha fatto esattamente ciò che è un calciatore è chiamato a fare, ovvero giocare fin quando l'arbitro non fischia; tra l'altro, l'americano ha ammesso di non essersi accorto, così come Di Bello, del colpo al volto di Castellanos e ha continuato a pressare Pellegrini, il quale, dal canto suo, non ha subito spazzato via il pallone per metterlo fuori, ma ha un po' gigioneggiato proteggendolo come se volesse farlo uscire senza buttarlo via. Da lì in poi: Milan in superiorità numerica e occasioni per il vantaggio, poi arrivato al minuto 88, Lazio in contropiede e molto nervosa, con altre due espulsioni sacrosante e una, su Hysaj, che manca all'appello”.

"E non si può neanche discutere troppo sull'arbitraggio: le decisioni prese, a livello regolamentare, risultano corrette, ma condivido bene la rabbia dei laziali per la scellerata gestione di Di Bello, non nuovo a certi protagonismi che non fanno altro che innervosire una gara già tesa e a rovinare quello che - come si diceva all'inizio - dovrebbe essere uno spettacolo quantomeno guardabile".

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