Giampaolo Marchini è intervenuto al ‘Pentasport’ di Radio Bruno e ha detto la sua sulla sfida tra Fiorentina e Lecce, vinta dai viola per 1-0. Di seguito le sue dichiarazioni.
“L’aspetto più importante era quello di vincere altrimenti la viglia degli ottavi di Conference sarebbe stata affrontata male. C’è comunque la necessità di migliorare gioco e le certezze. Ieri l’obiettivo era rimettere insieme i cocci. Meglio i 3 punti ieri che il delirio oggi. Gli episodi sono quelli che decidono le stagioni, dopo la traversa di Beltran vieni graziato in contropiede da Veiga e la stagione ha un altro piglio rispetto a quello che rischiava di diventare. Un pareggio ieri avrebbe decretato un altro tipo stagione da qui in poi. La classifica invece parla chiaro e ancora lascia aperti mille scenari”.
“Da quando la Fiorentina ha perso Adli, ha perso verticalità nel gioco e se poi non fai giocare nella posizione adatta il suo ‘sostituito’ o ‘compagno’ Fagioli, poi diventa un problema. Dal mercato hai perso tutti gli esterni, perciò alla fine era inevitabile andare a 3 a centrocampo. Con il 3-5-2, Palladino ha cercato di fare più densità e il gol è il manifesto di questo stile di gioco. Dodo e Gosens ora hanno 20 metri in più ed infatti il tedesco ha ritrovato la rete. Un gol segnato dai ‘quinti’. Il 3-5-2 potrebbe essere il nuovo modulo da cui la Fiorentina può ripartire, anche per creare più gioco, visto che non ha i giocatori per giocare a 4 a centrocampo”.
“La partita di Zaniolo e Beltran è stata di sacrificio. Zaniolo va ringraziato perché non è quello il suo stile di gioco, lui avrebbe bisogno di campo ed invece si trova spesso spalle alla porta. La situazione in attacco è emergenziale e le alternative sono queste finché non torna Kean. Anche se è evidente che non è lo stile di gioco adatto alle loro qualità. Zaniolo tornerà utile alla Fiorentina, ma non in questa posizione. Beltran per come si danna in campo merita gli applausi, vero che ha sbagliato il rigore ma per come si applica in campo va solo che apprezzato”.
“Normale che lui difenda i propri giocatori. Giusto che difenda il suo operato, ma anche giusto che noi possiamo essere in disaccordo con lui su alcune scelte o uscite. Va bene che trovare lo stile di gioco giusto fa parte del percorso di costruzione, ma ancora abbiamo avuto 3 versioni della Fiorentina in questo campionato. Capisco che l’allenatore abbia bisogno di equilibrismi ma qualche difficoltà c’è stata”.
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