Due bresciani DOC. Entrambi allenatori di due grandi squadre. L’una bianconera viaggia a vele spiegate, più forte che mai. L’altra viola deve trovare la prima vittoria in campionato della seconda era prandelliana. L’una ha la forza dell’ex d’eccezione dalla sua: quella di Federico Chiesa. L’altra deve ritrovare la classe e la forza di Franck Ribery formato “Bayern”: in partite come queste i campioni si esaltano ed Andrea Pirlo lo sa bene. Teme il francese, come Prandelli teme il reparto offensivo tutto della Vecchia Signora. Tuttavia, come sottolineato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, quella di stasera, comunque vada, sarà un dolce ritrovo per entrambi i mister: un tempo il maestro e l’allievo. Tutt’e due originari della provincia di Brescia, ieri nelle rispettive conferenze stampa hanno speso parole al miele l’uno sull’altro e viceversa. Prandelli ha lodato il lavoro del tecnico bianconero: ottimo per essere solo a due mesi di azione. Pirlo, invece, ha sottolineato, giustamente, come questa Fiorentina meriti molti più punti di quelli attualmente conquistati.
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