Edoardo Bove (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)
Un anno fa il gol, oggi il silenzio. L’ex viola resta lontano dal Franchi, ma il legame con la città e la speranza di tornare non si sono mai spenti.
Per Bove ogni pallone è un intreccio di emozioni forti: sogno e paura, speranza e consapevolezza. E oggi, con Fiorentina e Roma pronte a sfidarsi al Franchi, il suo cuore è diviso come mai. Per questo ha scelto di non esserci, pur essendo questa la “sua” partita: da una parte Roma, la città in cui è nato; dall’altra Firenze, dove è rinato due volte, come ha scritto nella sua toccante lettera d’addio: «Sei stata due volte Rinascita».
Il legame con la Fiorentina è fortissimo, ma oggi Edoardo guarda avanti. Sta lottando per tornare a giocare, seguendo un percorso medico complesso, fatto di esami, visite e attese. Vuole essere sicuro di non mettere a rischio la propria vita e aspetta il via libera per tornare in campo, magari in campionati esteri — come Germania o Inghilterra — dove le regole sono più favorevoli.
In estate le offerte non sono arrivate, ma gennaio potrebbe cambiare tutto. Intanto si allena, promuove corsi di primo soccorso e parla ai ragazzi, cercando di trasformare la sua storia in un messaggio positivo. E guardando Fiorentina-Roma da casa, non può non pensare a quel 27 ottobre di un anno fa, quando al Franchi segnò il suo primo gol in maglia viola e servì due assist: una serata che gli ricorda quanta bellezza ancora potrebbe offrire al calcio. Fonte il Corriere Fiorentino.
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