Un girone fa quella andata in scena alla Sardegna Arena fu con tutta probabilità la miglior partita stagionale del Cagliari. Un 5-2 senza possibilità di replica, con picchi di gioco e intensità poi svaniti di lì a poche settimane, con il crollo verticale iniziato nel famigerato recupero da 7 minuti assegnato da Maresca in Cagliari-Lazio, all’interno del quale i biancocelesti trovarono i due gol per ribaltare le sorti del match. Allora sulla panchina rossoblù c’era seduto Rolando Maran, stasera ci sarà invece Walter Zenga, che nella conferenza stampa della vigilia ha parlato di “due mondi profondamente diversi, imparagonabili”. Il coronavirus ha rivoluzionato le nostre vite e lo viviamo ogni giorno che passa, anche in questo strano luglio fatto di partite ogni tre giorni, poco spazio per il recupero fisico (chiedere anche alle big) e, soprattutto, risultati sorprendenti. Il Milan della ripresa (13 punti in 5 partite) sembra essere l’unico in grado di tenere il passo dell’Atalanta (5 vittorie su 5) e di candidarsi con decisione per un posto in Europa League. Il quinto posto raggiunto ieri da Ibra e compagni mette alla frusta le ambizioni di tante squadre di metà classifica, come il Cagliari: nelle scorse settimane si è parlato tanto di Europa, ma la corsa dei rossoneri e il buon momento del Napoli sembrerebbe aver ridotto drasticamente le possibilità delle inseguitrici, tra cui i ragazzi di Zenga. Ma per continuare a tenere viva la speranza del settimo posto bisogna tornare a vincere: la sfida del Franchi non è certo la migliore possibile, data anche la riscossa dei viola in quel di Parma domenica, ma è l’unica strada percorribile. Zenga dovrà rinunciare a Carboni e Pellegrini, continuando a far la conta dei disponibili in difesa, tra acciaccati e chi va in campo con le iniezioni pur di non lasciare in difficoltà la squadra. In una fase di costante emergenza infortuni o acciacchi, la certezza del Cagliari è il centrocampo: Nainggolan, Nandez e Rog sono il vero fulcro dell’undici di Zenga, come lui stesso ha ricordato in conferenza, grazie a esperienza e impegno costante che fanno da traino ai compagni. Un’ottima base, insomma, su cui fondare il Cagliari delle ultime 8 giornate, quelle in cui si capirà che forma assumerà il futuro del club rossoblù. Lo riporta TMW.
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