Cecchi: “Fiorentina? Squadra fragile. La rosa va corretta ma Palladino…”

Stefano Cecchi, giornalista sportivo, ha parlato della prestazione della Fiorentina contro il Venezia a La Nazione. Di seguito le sue parole riportate dal quotidiano e il suo intervento ai microfoni di Radio Bruno.

Fiorentina, le dichiarazioni di Cechi a La Nazione

Ieri la Fiorentina è stata più che insufficiente e soprattutto è mancata l’identità. Quel meccanismo di calcio che rende riconoscibile la mano dell’allenatore, che lo scorso anno era più che evidente nel Monza di Palladino. Per adesso la Fiorentina è un insieme di calciatori che viaggiano a strappi sulla ventata della giocata di un singolo, ma quasi mai attraverso un meccanismo di calcio collettivo. Una squadra anagraficamente anonima senza una fisionomia che ne identifichi l’autore a apparentemente anche fragile psicologicamente. Non c’è dubbio che alla squadra viola per essere ambiziosa manchi ancora qualche giocatore e il mercato da qui dovrà per forza consegnare qualcosa. Ma per battere il Puskas e il Venezia di ieri anche questa rosa avrebbe dovuto essere sufficiente. E nessuno al momento può dirsi assolto, allenatore compreso.

Cecchi a Radio Bruno

Ieri hai tenuto tre difensori bloccati contro il Venezia. Solo quando è entrato Martinez Quarta le cose sono cambiate. Questa rosa va, per forza di cose, corretta, perché dietro manca uno veramente bravo. A centrocampo Richardson ieri mi è piaciuto moltissimo. Ha un’eleganza innata, con un tocco di palla che non vedi facilmente in giro. Sembrava appena uscito dal negozio di Ferragamo. Può essere molto utile in futuro. A questa Fiorentina manca qualità davanti, solo Kean salvo anche da ieri. Dei quattro trequartisti che sono entrati nessuno ha fatto una buona partita. Colpani non può essere questo, va aspettato. Quando parte accompagnando il pallone mi ricorda Rui Costa, con tutte le differenza del caso ovviamente. Io non capisco una cosa: perché tutti quelli meglio della Fiorentina devono andare la Juventus? Ci sono tante squadre nel mondo, perché sempre lì? Ogni volta che il presidente parla dice qualcosa sui bianconeri, ma poi ci fai tutti gli affari. Ok, Nico voleva andarsene, ma sei stata anche te società a volerlo cedere lì. Mercato? Dovessi farlo io prenderei un difensore forte, Bijol dell’Udinese, un esterno nel caso partisse Ikoné, Berardi sarebbe perfetto e un centrocampista con le caratteristiche richieste da Palladino.