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Serie A, danni VAR non solo in Inter-Fiorentina: gli scempi dell’ultimo weekend

Tuttomercatoweb fa il punto sulla tragicomica situazione che sta vivendo il VAR nelle ultime ore e negli ultimi giorni, con la classe arbitrale protagonista di decisioni sbagliate e di un protocollo “fuori controllo” che ha determinato anche il risultato finale di Inter-Fiorentina:

Non solo Inter-Fiorentina, ecco gli altri danni made in VAR

Sabato sera Fikayo Tomori s’è visto sventolare un cartellino rosso al termine di un’azione che andava fermata prima. Il difensore del Milan, già ammonito, s’è beccato il secondo cartellino giallo nonostante la posizione di fuorigioco di Colombo fosse chiara a tutte le persone dinanzi a un monitor ma non al guardalinee posizionato male. Il fallo era da sanzionare, senza dubbio, ma quell’azione si sarebbe dovuta arrestare qualche secondo prima. Però era ‘solo’ una seconda ammonizione. Nel corso della trasmissione ‘Open VAR’ Elenito Di Liberatore, membro del CAN, ha spiegato così l’episodio: “Se fosse stato un rosso diretto, il VAR sarebbe intervenuto. Ma in caso di doppia ammonizione il protocollo non lo consente”. In pratica il rosso diretto permette l’intervento del VAR, mentre il secondo giallo che porta al cartellino rosso no. Paradossalmente Tomori, per esser salvato, sarebbe dovuto intervenire in maniera più cattiva.

Fikayo Tomori

L’appello contro le distorsioni di regolamento

E’ evidente ora che queste storture siano inaccettabili. Che il VAR nato con la missione di correggere gli errori del direttore di gara e dei suoi assistenti non debba fare i conti con queste distorsioni del regolamento. Perché può esser comprensibile il motivo per cui, su un fallo di mano in area, c’è e ci sarà sempre da discutere. C’è e ci sarà sempre una componente discrezionale. Ma in questi casi no, è diverso: sono errori figli di un protocollo fuori controllo. Che va sistemato quanto prima.

Mattia Musso

Nato nel 1999 a Noto, ho conseguito una Laurea Magistrale in Lingue, Letterature Straniere e Turismo Culturale presso l'Università di Trieste e un Master in Studi Linguistici, Letterari e Culturali presso l'Universidad de Sevilla. Voglio trasformare la mia passione per il giornalismo nel mio lavoro: sogno di scrivere e raccontare calcio in giro per il mondo. Collaboro da quasi due anni con FiorentinaUno ma ho avuto modo di misurarmi anche con altre realtà giornalistiche, se pur per un breve periodo; padroneggio lo spagnolo (livello madrelingua), l'inglese (livello avanzato), il francese e il rumeno (livello base). Mi piacerebbe trovare un impiego a tempo pieno presso una redazione sportiva o presso l'ufficio stampa di qualche società calcistica.

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