Il Ds del Genoa, Marco Ottolini, ha parlato sulle pagine de il Secolo XIX toccando anche le situazioni legate a Gudmundsson e Retegui.
Avevamo considerato possibili scenari, avendo dei parametri da rispettare. L’addio di Retegui è arrivato in maniera repentina ma abbastanza naturale, era preventivato da tempo. Per Albert la cessione a fine stagione era data per scontata, poi la sua vicenda privata ha fermato un po’ tutto. Sono poi emerse dinamiche diverse e alla fine è andato. L’accordo con la Fiorentina è un prestito oneroso variabile, con opzione di riscatto
Ne è uscito un Genoa con caratteristiche diverse, ma sempre competitivo. Alla fine della scorsa stagione parlando con il mister avevamo preventivato l’eventualità di modificare un po’ il nostro modo di giocare, così sono arrivati giocatori che danno soluzioni diverse. Trovare un sostituto di Gudmundsson, con le sue peculiarità, non era possibile, quindi abbiamo puntato su Vitinha, Miretti e sulla voglia di rilancio di Messias. Pinamonti ha caratteristiche che ci mancavano, partecipa maggiormente alla manovra rispetto a Retegui
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