“Credo che si possa immaginare un intervento di restauro ma che non sia un piccolo intervento, bensì un intervento importante con l’aggiunta di importanti segni contemporanei e che quindi possa portare – integrando aggiungendo e non demolendo – a contemperare le esigenze della società con quelle del monumento”. Il presidente degli architetti di Firenze Duilio Senesi, a Lady Radio, torna a indicare il Franchi come soluzione migliore per risolvere il problema stadio. “Tornerei a proporre un confronto serrato, serio, tra il comune, la sovrintendenza e l’investitore per mettere a punto i vincoli e le esigenze imprescindibili. Se c’è un minimo comune denominatore, si vada ad un concorso di architettura. In un anno avremmo già avuto gli esiti, se invece di stare a parlare ci si fosse mossi subito su questa strada. No allo stadio a Campi? Sarebbe inaccettabile ogni pregiudizio legato ai confini amministrativi. Per me gli undici comuni dell’area fiorentina dovrebbero trovare una fortissima integrazione e dare una nuova dimensione a Firenze”.
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