Anno 2016. Sebastien De Maio il colpo di mercato dell’Anderlecht. Contratto pluriennale, tanto entusiasmo ma anche una situazione ambientale particolare. “In un mese era diventato il capitano della squadra”, dice l’agente Diego Tavano, figura di riferimento per il difensore oggi alla Fiorentina. “Bruxelles in quel momento – ricorda Tavano – era una città particolare, piena di mezzi militari perché era il periodo del terrorismo. Il clima era teso. Ci confrontammo e Sebastien mi disse ‘anche se ho fatto un contratto importante, se riusciamo ad andare via proviamoci’. Così iniziai a fare qualche telefonata”.Il giro di chiamate di Tavano, portò De Maio alla Fiorentina. “Mi ritrovai – dice – con Pantaleo Corvino che mi diede un’apertura. Così mi confrontai con il direttore sportivo dell’Anderlecht, che capì la situazione”. E allora avanti tutta. De Maio si legò ai viola. “E – aggiunge l’agente – ricordo un aneddoto: quando arrivai a Firenze per formalizzare il discorso della mia commissione Corvino fece un passo indietro, ma per il rapporto che avevo e ho tutt’ora con il giocatore accettai senza alcun problema. L’anno a Firenze per Sebastien fu positivo”. E il resto è storia recente. Una storia che, senza la morsa terroristica di Bruxelles, sarebbe potuta essere differente con la maglia dell’Anderlecht. A riportarlo, Tuttomercatoweb.com
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