Kean e Gudmundsson: l'attacco non punge, due problemi non da poco per Pioli
Il Corriere dello Sport nell'analizzare i problemi della Fiorentina si sofferma sulla sterilità offensiva della squadra di Pioli

Kean non sembra più lui (in viola)
Il Corriere dello Sport nella sua edizione odierna si sofferma sulla sterilità offensiva della Fiorentina in questo brutto avvio di stagione. La squadra viola infatti stenta a decollare e non segna da oltre 400 minuti su azione. Numeri pessimi che hanno due “colpevoli” in particolare: Moise Kean e Albert Gudmundsson.
Per quanto riguarda il primo, reduce da un'annata straordinaria a Firenze il problema sembra riguardare soprattutto la squadra viola dato che in Nazionale con Gattuso alla guida nella prima sosta ha messo a segno tre reti in due gare. In viola invece fatica a trovare lo specchio, cosa che gli è riuscita solo a Pisa escludendo i due gol segnati e poi annullati per fuorigioco.

Gudmundsson non può essere questo
Parlando invece di Gudmundsson, l'islandese in campo sembra spaesato, non salta l'uomo e raramente avanza palla al piede. Fatica ad entrare nell'azione e non tenta mai il dribbling. Dovrebbe essere l'uomo in più davanti e non può essere questo quello vero.