Gudmundsson e Kean
Gudmundsson e Kean (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)

Kean non sembra più lui (in viola)

Il Corriere dello Sport nella sua edizione odierna si sofferma sulla sterilità offensiva della Fiorentina in questo brutto avvio di stagione. La squadra viola infatti stenta a decollare e non segna da oltre 400 minuti su azione. Numeri pessimi che hanno due “colpevoli” in particolare: Moise Kean e Albert Gudmundsson

Per quanto riguarda il primo, reduce da un'annata straordinaria a Firenze il problema sembra riguardare soprattutto la squadra viola dato che in Nazionale con Gattuso alla guida nella prima sosta ha messo a segno tre reti in due gare. In viola invece fatica a trovare lo specchio, cosa che gli è riuscita solo a Pisa escludendo i due gol segnati e poi annullati per fuorigioco. 

Moise Kean in campo con la maglia della Fiorentina
Moise Kean (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)

Gudmundsson non può essere questo 

Parlando invece di Gudmundsson, l'islandese in campo sembra spaesato, non salta l'uomo e raramente avanza palla al piede. Fatica ad entrare nell'azione e non tenta mai il dribbling. Dovrebbe essere l'uomo in più davanti e non può essere questo quello vero. 

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