Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori, ha rilasciato un’intervista a L’Inchiesta, riportata da TMW. Queste le sue principali parole: “La verità è che tutti noi, di concerto con i club, Figc, Governo ed esperti, stiamo facendo il possibile per rendere concreta una ripartenza. I conti, però, bisogna farli con il virus. Il tempo gioca un ruolo fondamentale ed è strettamente legato anche al discorso della ripresa del campionato. Si parla spesso, giustamente, di curva epidemiologica. Ed è alla stessa che bisogna attenersi. Noi dobbiamo essere responsabili”. Parlando del protocollo: cosa pensate del ritiro? “Pensare di poter tenere chiuso perennemente il gruppo squadra dopo questi due mesi di lock-down è inimmaginabile. Anzi, dirò di più. Oggi come oggi non avrebbe senso neanche il ritiro di due settimane in assenza di una data certa di ripresa delle partite. Il problema vero è la gestione della quarantena. Senza dimenticare le difficoltà da parte dei club nel reperire strutture ricettive. Alcune società di A se ne sono rese conto constatando il tutto”. 13 giugno per la A e 20 giugno per la Serie B: sono due date ipotizzabili per la ripresa dei campionati? “Non sono innamorato delle date ma è chiaro che questa sarà la settimana decisiva”.
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