FLORENCE, ITALY - APRIL 17: Pietro Comuzzo of ACF Fiorentina in action during the UEFA Conference League 2024/25 Quarter Final Second Leg match between ACF Fiorentina and NK Celje at Stadio Artemio Franchi
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via OneFootball)

All'interno dell'edizione odierna, La Gazzetta dello Sport pone l'accento sulle strategie di pianificazione a lungo termine della Fiorentina, con un focus particolare sui rinnovi contrattuali di alcuni elementi chiave della rosa. Tra le diverse situazioni in evoluzione, spicca quella relativa a Pietro Comuzzo, il talentuoso difensore centrale classe 2005 che si è rapidamente affermato come una delle gemme più brillanti del vivaio viola.

Il punto sul rinnovo di Comuzzo

Secondo quanto riportato dal quotidiano, il prolungamento dell'accordo tra il giocatore e la Fiorentina è ormai da considerarsi una formalità, un atto la cui ufficializzazione sembra essere solo questione di tempo. Il nuovo contratto che legherà il giovane centrale al club gigliato avrà una scadenza fissata al 2030, estendendo di ulteriori due anni l'attuale vincolo che terminava nel 2028. Questa mossa strategica da parte della società viola non solo testimonia la grande fiducia riposta nelle potenzialità del ragazzo, ma si accompagna anche a un meritato adeguamento economico, un riconoscimento tangibile del suo costante rendimento.

FLORENCE, ITALY - APRIL 17: Pietro Comuzzo of ACF Fiorentina in action during the UEFA Conference League 2024/25 Quarter Final Second Leg match between ACF Fiorentina and NK Celje at Stadio Artemio Franchi on April 17
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via OneFootball)

La crescita del difensore

Questo imminente rinnovo giunge in un momento particolarmente significativo nella carriera di Comuzzo, reduce da una stagione che lo ha visto non solo consolidare il proprio ruolo nella difesa della Fiorentina, ma anche fare il suo ingresso nel prestigioso giro della Nazionale italiana. A rendere ancora più emblematico questo prolungamento di contratto, riaffiora un aneddoto di mercato risalente al gennaio precedente. In quella finestra di trasferimenti, fu lo stesso presidente Rocco Commisso a opporsi con fermezza alle avances del Napoli, respingendo un'offerta considerata "folle" – si parlava di cifre vicine ai 35 milioni di euro – pur di non privarsi di un giocatore ritenuto fondamentale per il presente e il futuro del club.

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