Roberto Piccoli (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images via One Football)
Intervenuto alla Nazione, Roberto Piccoli ha risposto ad alcune domande sul suo arrivo alla Fiorentina e sulla sintonia creatasi con l’allenatore gigliato Stefano Pioli e sul collega di reparto Moise Kean:
Perché ho detto sì alla Fiorentina? Perché è una squadra importante e che si porta dentro ambizioni altrettanto importanti. E insieme potremo fare grandi cose. Vorrei ringraziare il presidente Commisso che ha voluto puntare su di me […] Kean? Moise è un vero campione. E’ un centravanti che ho sempre seguito con tanta attenzione. E’ un’autentica forza della natura. E comunque non dimenticate che qui c’è anche un certo Edin Dzeko. Un bomber con un curriculum strepitoso. Ha segnato ovunque, in Italia e in tutta Europa. E’ semplicemente straordinario.
E’ un grande allenatore ed è soprattutto anche una grande persona, un uomo diretto nei rapporti professionali. Sotto questo aspetto sono molto simile a lui, l’avrete già capito! Vecchi compagni? Con Fagioli abbiamo giocato spesso assieme in Nazionale. Ma anche con Caviglia già ci conoscevamo, così come con Fabiano Parisi. Poi a Firenze ho ritrovato anche Gosens. Io ero un ragazzino e lui già un big affermato quando eravamo nell’Atalanta. Robin è un campione, veramente. E’ un esempio per chiunque, figuratevi per me: quando eravamo a Bergamo lui già trascinava l’Atalanta!
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