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Olympiakos: Podence, Fortounis ed El Kaabi sugli scudi, ma occhio anche a…

Stevan Jovetic è uno di quei talenti che passano una volta ogni 10 anni: la Fiorentina lo ha visto crescere, impressionare l’Italia e poi spiccare il volo verso altri lidi più blasonati. Adesso, il destino ha voluto che il montenegrino – in forza all’Olympiakos e la Viola si incrociassero dopo tanti anni nell’atto conclusivo di una Coppa a cui tutti ambiscono. Ai microfoni di Radio Bruno, il mental coach del giocatore ha parlato di come l’ex City si stia avvicinando all’appuntamento: 

Olympiakos, Jovetic si prepara alla sfida contro la Fiorentina

Ho iniziato a lavorare con lui quando giocava nel Monaco. Il nostro è ormai un rapporto forte; ha avuto parecchi infortuni che lo hanno frenato, ma la sua tecnica e la sua intelligenza tattica lo rendono uno di quei calciatori che sono riusciti veramente a lasciarmi a bocca aperta. Il vero professionista è quello che dà  tutto quello che ha per la causa che rappresenta, e lui è certamente uno di quelli. Ha fatto tante esperienze in giro per l’Europa, ma il ricordo più bello sarà sempre quello di Firenze e della Fiorentina, parlando dell’Italia.

Jovetic in gol contro il Milan

Stefan Jovetic sulla sfida contro la Fiorentina

I 5 anni passati in viola non si dimenticano, è impossibile. Dovessi segnare alla Fiorentina non esulterei. Anche se è una finale europea, come potrei? Bello. Anzi, molto bello. Una partita del genere contro la “mia” Fiorentina sarà davvero emozionante. Questa è una città che mi ha dato molto. E la Fiorentina è una squadra che mi ha regalato altrettanto. Con la maglia viola ho trascorso cinque anni meravigliosi. Tutto questo uno come me non lo dimentica […] Conosco la loro forza e le qualità che dovremo limitare. I singoli hanno grandi qualità. Vincenzo Italiano è davvero bravo, anzi forte, come si direbbe per un calciatore.

Mattia Musso

Nato nel 1999 a Noto, ho conseguito una Laurea Magistrale in Lingue, Letterature Straniere e Turismo Culturale presso l'Università di Trieste e un Master in Studi Linguistici, Letterari e Culturali presso l'Universidad de Sevilla. Voglio trasformare la mia passione per il giornalismo nel mio lavoro: sogno di scrivere e raccontare calcio in giro per il mondo. Collaboro da quasi due anni con FiorentinaUno ma ho avuto modo di misurarmi anche con altre realtà giornalistiche, se pur per un breve periodo; padroneggio lo spagnolo (livello madrelingua), l'inglese (livello avanzato), il francese e il rumeno (livello base). Mi piacerebbe trovare un impiego a tempo pieno presso una redazione sportiva o presso l'ufficio stampa di qualche società calcistica.

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Mattia Musso

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