Dolore immenso per Paolo Maldini, lutto e parole strappalacrime (LaPresse) - Fiorentinauno.com
L’ex Capitano del Milan, così come altri VIP che conoscevano bene il mitico personaggio, sono rimasti sconvolti dalla notizia
Fare paragoni, soprattutto tra sport diversi nonché tra discipline che mettono in moto valori e sentimenti differenti, può essere un esercizio pericoloso. Ma talvolta utile a far capire a chi non ha vissuto la realtà di un dato periodo storico, la centralità di un atleta che ha cambiato radicalmente il modo di pensare e vivere le nobili arti del combattimento.
E così, come Alex Zanardi, ex pilota di Formula 1, è diventato un simbolo degli sport paralimpici con le sue leggendarie imprese in handbike, frutto di una forza di volontà andata ben oltre la tragedia personale vissuta con l’amputazione degli arti inferiori, così Angelo Valente, leggenda del kickboxing e maestro del ring, ha letteralmente sdoganato, in una città come Milano, una disciplina che fino al suo avvento poteva considerarsi solo di nicchia.
Le migliaia di persone che sono accorse, quando il combattente era in attività, al ‘Palalido’ di Milano per assistere ai suoi match sono la testimonianza più fulgida dell’esplosione di un movimento che poi ha coinvolto VIP che eravamo abituati a vedere solo su un campo da calcio, o a rappare dietro un microfono, o a sfilare per qualche importante casa di moda.
Divenuto una vera e propria celebrità nell’area metropolitana di Milano, Valente aveva aperto una palestra – la ‘Kick and punch di Pieve Emanuele‘ – divenuta in breve punto di riferimento per campioni del calibro di Bobo Vieri e Paolo Maldini. Ma anche del cantante Sfera Ebbasta e della showgirl Elisabetta Canalis, trascinata dal carisma del boxeur fino al punto di arrivare a disputare due combattimenti dopo aver frequentato il suo regno.
Quattro volte campione del mondo di kickboxing, vincitore di numerosi titoli italiani anche nel savate e nel full contact, Valente nel 2024 è stato insignito del prestigioso riconoscimento della ‘Palma di bronzo’ al merito tecnico ricevuta dal CONI.
Malato dal 2015, il campione si è spento poche ore fa all’ancor giovane età di 51 anni, provocando un dolore davvero immenso in tutti coloro che avevano avuto la fortuna di conoscerlo o di ‘lavorarci’ assieme.
“Ciao Angelo, guerriero dall’animo gentile. Ti voglio bene“, le commosse parole affidate al profilo Instagram, nella sezione Stories, dal leggendario Paolo Maldini. Che nel tempo ne aveva apprezzato la grande etica del lavoro e la passione con la quale Valente stava diffondendo le arti marziali nelle menti e nei corpi delle nuove leve.
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