Commisso valuta la cessione della Fiorentina (ANSA) - FiorentinaUno.com
Rocco Commisso non sta vivendo un gran periodo tra le prestazioni a dir poco deludenti della sua Fiorentina e i problemi di salute. Negli scorsi mesi e nelle scorse settimane si vociferava di un suo possibile passo indietro e di una decisione quantomeno forte come quella di vendere il club al miglior offerente. Scopriamo cosa c’è di vero.
L’anno del centenario è dietro l’angolo, e la Fiorentina arranca pesantemente in campionato. Una retrocessione a fine anno sarebbe una vera e propria tragedia in termini sportivi per una piazza storica come quella del Franchi e rimetterebbe in discussione tutti gli investimenti fatti nelle ultime stagioni per portare il club al livello delle grandi società internazionali.
E’ quanto emerge dalle pagine odierne del noto quotidiano, che sottolinea le difficoltà a livello di salute sia a livello di prestazioni della Viola, che potrebbero portare il patron italo-americano a rivedere la propria posizione:
Nell’anno del centenario, la società viola si appresta a regalare alla città una retrocessione che farebbe saltare idee e progetti e, probabilmente, finirebbe per mettere sul mercato la Fiorentina viste anche le condizioni di salute di Rocco Commisso. Il presidente continua a seguire le vicende viola dalla sua bella casa negli Stati Uniti. È in contatto diretto con il dg, Alessandro Ferrari, e con la squadra ma gestire in smart working una società di calcio non è impresa facile. Anzi, è piuttosto complicato. […] Finora Commisso ha sempre smentito le voci di cessione, ma l’eventuale retrocessione e le sue condizioni di salute potrebbero spingerlo a rivedere la sua posizione.
Giuseppe Calabrese, nota penna del quotidiano, però, crede che il calendario delle prossime giornate possa risollevare il morale dei ragazzi di Vanoli:
Il calendario, comunque, offre ancora una possibilità. Davanti ai viola ci sono altre quattro sfide abbordabili e la possibilità di iniziare a risalire in classifica. Però serve un cambio di marcia e solo i giocatori si possono tirare fuori da una situazione così complicata. E che nelle ultime ore ha coinvolto anche le mogli di alcuni di loro, oggetto di minacce (anche di morte) sui social. Un quadro desolante e devastante che non lascia intravedere niente di buono e che mette la Fiorentina con le spalle al muro.
Ci vorrebbe una società forte per gestire tutto questo, ma la Fiorentina non lo è. Non ha voce per farsi sentire dentro lo spogliatoio – e meno male che ha preso posizione contri gli insulti e le intimidazioni sui social – tantomeno per prendere iniziative forti. Così si vive alla giornata sperando in un miracolo che non arriva. E con lo spettro della Serie B che aleggia sempre intorno alla squadra.
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