Minacce di morte alla moglie e alla famiglia di Dodo (ANSA) - FiorentinaUno.com
Nella stagione della Fiorentina, che domani a Parma vivrà l’ennesimo esame per non sprofondare nell’incubo retrocessione, chi deve tirar fuori ancor di più è senza dubbio Dodo. L’esterno brasiliano era chiamato al salto di qualitià definitivo dopo la buona annata con Palladino in panchina, ma qualcosa d’estate si è inceppato, e ora rischia di lasciare la Viola a gennaio.
Il rinnovo è di nuovo in stand-by e le strade potrebbero portare ad un’addio anticipato a gennaio. Ripercorriamo tutte le tappe del complicato percorso del brasiliano classe 1998.
Tutto è cominciato la scorsa estate, quando tra la Fiorentina, il DS Daniele Pradè, e l’entourage del calciatore era sceso il gelo sul rinnovo che il calciatore aveva richiesto per legarsi alla Viola per almeno altri 4 anni. L’offerta del club però non ha affatto soddisfatto le richieste di Dodo e per questo si è tutto arenato portando addirittura il calciatore a guardarsi attorno per capire che tipo di mercato potesse avere.
Quando il campionato è partito, Dodo ha probabilmente sofferto una situazione improvvisamente in stand-by, e anche quando i discorsi sono ripartiti, il brasiliano non è riuscito più ad esprimersi ai suoi livelli. Ora Pradè non c’è più e toccherà a Paratici decidere: sacrificare il giocatore (ma per una cifra attorno ai 15 milioni di euro data la scadenza 2027) o puntare ancora su di lui?
L’infortunio di Denzel Dumfries fa preoccupare l’Inter. Le prestazioni di Luis Henrique non hanno convinto: il brasiliano, infatti, non ha ancora mostrato di valere i 25 milioni di euro investiti per lui in estate. A breve tornerà dall’infortunio Matteo Darmian che però ha doti più difensive che offensive. Per questo motivo la dirigenza nerazzurra sta valutando se intervenire sul mercato di gennaio. L’obiettivo è trovare un esterno destro capace di saltare l’uomo e creare imprevedibilità.
Sul taccuino di Marotta e Ausilio ci sono due nomi cerchiati, anche se per gennaio sono profili quasi impossibili. Il sogno è Marco Palestra, esterno di proprietà dell’Atalanta che tanto bene sta facendo in prestito al Cagliari. Bisogna però scontrarsi con le cifre dell’operazione, visto che la Dea valuta il cartellino 40 milioni di euro.
L’alternativa porta a Verona, dove gioca Rafik Belghali. Il classe 2002 aveva impressionato lo staff nerazzurro ed è considerato un profilo economicamente sostenibile. Tuttavia, c’è un ostacolo, ovvero la convocazione dell’Algeria per la Coppa d’Africa rende il giocatore indisponibile proprio nel momento del bisogno.
La terza opzione sullo sfondo resta la pista Dodò della Fiorentina: il brasiliano ha il contratto in scadenza nel 2027 ma non ha ancora trovato un accordo per il rinnovo. Complice la difficile situazione viola potrebbe anche lasciare la squadra a metà stagione, situazione da monitorare.
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