Foto di Giacomo Morini ©
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Sull'attuale momento vissuto dalla Fiorentina, dopo la sconfitta subita contro l'Udinese, è così intervenuto ai microfoni di Radio Bruno Toscana l'ex difensore viola Lorenzo Amoruso:

Come mi spiego questo contraccolpo psicologico? Quando questa squadra affronta avversari alla portata manca di cattiveria. Il primo tempo di Salerno è stato al di sotto degli standard, per esempio. Con l'Udinese siamo partiti meglio, ma la cattiveria nei contrasti non c'era. Non vorrei che questa squadra si sia cullata con i complimenti che arrivavano ovunque. Non vorrei anche che internamente ci siano state troppe congratulazioni. Gli allenatori, vuoi o non vuoi, sono purtroppo dei comprimari. Per quanto possano urlare, muoversi… non vanno loro in campo. Sono i giocatori, per quanto possano avere recepito quello che l'allenatore gli manda, che ci vanno, mica l'allenatore. L'errore è umano, ma il condizionamento non è più facile da capire. Non si può dire con certezza se sia colpa del singolo, del collettivo o dell'allenatore”.

Rischio di macchiare una stagione? Le prossime partite non possono dare l'esatta figura di quello che potrà essere il futuro di questa squadra. Ma dopo le ultime tre partite perse, non giocando da Fiorentina… Quando perdevano mettendo in campo le proprie abilità di squadra, le critiche erano poche. Ci sono giocatori, anche arrivati a gennaio, a cui l'allenatore ha chiesto delle garanzie in campo ma non sono arrivate. Non sono da Fiorentina”.

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