La Repubblica oggi sulle proprie pagine ha pubblicato l’intervista rilasciata da Giacomo Bonaventura. L’ex centrocampista del Milan ha descritto le emozioni che ha portato la qualificazione alla Conference League, partendo dal gol contro la Roma: “Sono arrivato a Firenze che gli stadi erano chiusi causa pandemia. È vero, sono riservato: non mi piace parlare tanto o fare gesti particolari come baciare la maglia. Però mi piace impegnarmi e dare tutto. Dopo la rete alla Roma, coi tifosi così vicini a noi, mi è venuto naturale buttarmi in mezzo a loro per fare un po’ di casino”.
Poi si sofferma anche sull’addio di Dusan Vlahovic: “Quando un ragazzo di 20 anni segna tutti quei gol, ci possiamo attendere che vada via. Ma non ci aspettavamo che lui decidesse di partire a gennaio, nel mezzo della stagione. Siamo rimasti un po’ sorpresi da questo ma la Fiorentina ha fatto bene: abbiamo continuato a creare tanto e sono arrivati due attaccanti forti come Cabral e Piatek”.
Poi per terminare, inizia a parlare di futuro e della voglia ancora di mettersi in gioco: “Giocherò un altro anno con la Fiorentina e sto già parlando con la società per il futuro. Voglio giocare fino a 40 anni come Ribery e Ibra”.
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