Il Corriere Fiorentino si sofferma sul mercato della Fiorentina. Per questo insomma, il mister era consapevole che avendo scelto di restare tanta (se non tutta) la pressione si sarebbe concentrata su di lui. Anche perché la società in queste settimane non ha mancato di sottolineare (con forza) quanto fatto sul mercato. «Abbiamo fatto un ottimo lavoro, adesso conta il responso del campo», ha detto per esempio Barone prima della partita con l’Inter. Il club insomma è convinto di aver fatto tutto il possibile per accontentare l’allenatore e si aspetta appunto un grande salto di qualità. Se è vero però che mai come quest’anno sono stati fatti acquisti (e cessioni) in sintonia con Italiano e che la rosa almeno sulla carta è stata migliorata è altrettanto vero che le famose «sette sorelle» restano teoricamente superiori (anche se qualcuno sostiene il contrario) e che qualche lacuna è rimasta. Il difensore centrale mancino, per esempio, un attaccante esterno che alzasse il livello rispetto ai vari Sottil, Kouame, Brekalo o Ikonè, così come è testimoniato dai fatti che a centrocampo la prima scelta fosse un giocatore più muscolare (Vranckx) e non un alter ego di Arthur come Maxime Lopez.
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