E' intervenuto l'ex dirigente FIGC Antonello Valentini a Radio Bruno Toscana a trattare i temi riguardanti l'attuale situazione pandemica da Covid-19, l'impatto sulla Serie A e tutto il calcio italiano:

Momento complicato per il calcio in tempi di pandemia? Finalmente ieri pomeriggio è stata presa una posizione netta. Gravina ha scritto alla Vezzali, al governo ed alle regioni per tenere un incontro, finalmente, il 12. Per avere tutti un'idea comune, c'era bisogno di questo tavolo tecnico. Il 5 sera s'era riunito d'urgenza il Consiglio di Lega Serie A tirando fuori il modello UEFA, quello del numero minimo di 13 giocatori. Ma è da mesi che si sa che la situazione sarebbe stata questa. Di tutto s'è parlato negli ultimi mesi tranne che di questo, di diritti tv e di poltrone da eleggere. Sono veramente di stucco. Ora è in corso l'ennesima assemblea, vedremo come andrà. Occorre trovare una linea comune con le Asl. Il primo problema è la tutela della salute. Chi ha voce in capitolo sono solo le autorità scientifiche, ma occorre che sul comportamento delle Asl si trovi una linea comune. Non è possibile che ognuno vada per conto suo, altrimenti può saltare il campionato”

Soluzione inglese mi piace? Non è che altrove stiano meglio di noi. La Germania gioca a porte chiuse, l'Inghilterra ha rinviato molte partite. Qui bisognava prevedere una situazione del genere, solo questo. Si è perso tempo da questo punto di vista. La Serie B ha rinviato i turni infrasettimanali di dicembre. La Serie C ha rinviato la prossima giornata. La Serie D anche si sta attrezzando da questo punto di vista. La Serie A invece ha dormito. Bisognava essere pronti ad affrontarla in tutt'altra maniera”.

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