Oggi Davide Astori avrebbe compiuto 35 anni.  Probabilmente, vista l'età, sarebbe al crepuscolo di quella che si potrebbe definire un'ottima carriera. Proprio questo lascia un tremendo sapore amaro in bocca, la vita di un uomo nel pieno del suo percorso che finisce prematuramente è sempre sconvolgente.

Quando poi si parla di un Capitano, di una squadra, di una città allora la tristezza è infinita perchè rimangono tante parole non dette e il rammarico di quello che avrebbe potuto essere. Tutto ebbe luogo quella maledetta mattina del 4 marzo 2018 in cui il calciatore venne rinvenuto senza vita in un albergo di Udine che ospitava la Fiorentina prima della partita contro l'Udinese per il 27º turno di Serie A.

La causa del decesso, secondo i referti, è da attribuire ad una “Morte cardiaca improvvisa seguita a fibrillazione ventricolare dovuta a una cardiomiopatia aritmogena silente”. In segno di lutto, le partite di Serie A e i posticipi di Serie B e C in programma furono rinviati.

Il ricordo di questo ragazzo bergamasco che aveva girato l'Italia sempre gentile, sorridente e disponibile è ancora vivo nella memoria di tutti i tifosi fiorentini e non che hanno avuto la fortuna di poterlo conoscere in tutta la sua trasparenza. Infatti ha sempre colpito la sua umiltà e il valore che ha dato alla maglia della Fiorentina onorandone sempre il peso e portando la fascia da Capitano a testa alta.

Nella speranza di avere ancora Uomini di questa stoffa ci uniamo, insieme alla famiglia che lui adorava, nel ricordo di un vero Capitano che ha saputo rappresentare Firenze, la Fiorentina e la sua gente e che non lo dimenticherà mai.

 

 

 

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