Intervenuto a Cronache di Spogliatoio, Riccardo Trevisani ha detto la sua in merito alla gogna mediatica alla quale è stato sottoposto nelle ultime ore Nicolò Fagioli per lo scandalo scommesse:
È evidente che i calciatori non siano angeli scesi in terra e Fagioli non lo è stato. Ma da questa esperienza dobbiamo trarre un grandeinsegnamento, soprattutto sulle difficoltà che possono affrontare e sugli errori connessi alle amicizie sbagliate e alle scelte prese. Poi c’è stato un altro filone che si è trasformato quasi in un’enorme caccia alle streghe. Si è iniziato a parlare di cose che non avevano niente a che vedere con quello che era emerso a ottobre.
I giocatori hanno una vita agiata, certamente, ma devono saperla gestire. Se ciò che fanno non influenza negativamente allenamenti, prestazioni o partite, sono solamente affari loro. Per quanto mi riguarda, possono giocare a poker o divertirsi, finché lo fanno nei limiti della legalità. L’unico vero limite, a mio parere, è scommettere sulle proprie partite, indurre altri a farlo o farlo su siti che non sono legali. Poi, tutto il resto non giustifica il fatto di sbatterli continuamente in prima pagina o divulgare determinate intercettazioni: non fa bene a nessuno!
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